Bere caffè senza condizionare il riposo notturno
È credenza comune ritenere che consumare regolarmente caffè incida in negativo sulla qualità del sonno e sul riposo notturno. In realtà non è esattamente così: con qualche semplice accorgimento, infatti, è possibile ridurre l'effetto della caffeina durante le ore notturne, pur mantenendo i benefici in termini di concentrazione ed energia durante la giornata.
Le abitudini che proteggono il sonno
L’Italia è la patria per eccellenza del caffè, infatti sono tantissime le persone che ogni giorno ne consumano una o più tazzine. In alcuni casi questa abitudine, soprattutto se portata all’eccesso, può provocare conseguenze negative per l’organismo e - in particolare - finire per condizionare in peggio il riposo notturno.
Ovviamente non esistono delle regole universali valide per tutti sulla quantità adeguata di caffè da assumere, perché in ogni persona la caffeina determina un effetto stimolante di diversa intensità. In tutti i casi, comunque, alcune piccole attenzioni quotidiane possono permettere di limitarne l’impatto sul sonno.
Oltre a non eccedere con le dosi quotidiane di caffè, è importante assumere la giusta quantità di acqua durante la giornata, per evitare i problemi di disidratazione indotti dalla caffeina. Poi, non bisognerebbe bere il caffè a stomaco vuoto, ma affiancarlo sempre a un pasto completo, così da ridurre gli effetti stimolanti. Questo è utile anche per limitare i problemi di acidità, soprattutto per le persone con difficoltà gastrointestinali.
Gli esperti suggeriscono anche di non assumere caffeina nel tardo pomeriggio o durante la ore serali, perché gli effetti stimolanti potrebbero protrarsi anche durante le prime fasi della notte. Infine, è bene sempre ricordare che una buona pratica del sonno e una routine efficace prima di coricarsi possono compensare gli effetti indesiderati indotti da una moderata quantità di caffeina.