I buoni propositi per un 2022 più sostenibile
Siamo giunti alla fine dell'anno, e come nelle migliori tradizioni è il momento dei buoni propositi per quello nuovo, il 2022. Oltre agli obiettivi personali, professionali e relazionali, per le persone che hanno a cuore la salute del nostro pianeta non possono certo mancare quelli riguardanti la tutela dell'ambiente e la sostenibilità. Oggi la consapevolezza sull'impatto delle azioni che si compiono durante la giornata è (mediamente) molto più alta che in passato, e per questo è ben noto che il contributo di ognuno - unito a quello della politica e delle aziende - può fare la differenza.
Per questo può essere utile stilare una piccola lista di quello che si vuole migliorare in materia di sostenibilità nel corso dei prossimi 12 mesi, magari scoprendo qualche nuova passione o favorendo il risparmio, sia in termini di denaro sia di energia e di impatto ambientale. I possibili comportamenti virtuosi da adottare sono tantissimi, e nella stragrande maggioranza dei casi può bastare qualche accortezza apparentemente insignificante per determinare un cambio di passo importante riducendo la propria impronta ecologica.
La plastica è il nemico numero uno dell'ambiente
Una delle sfide che ci accompagna da anni riguarda la plastica, e in particolare la riduzione del suo utilizzo attraverso modelli di economia circolare, anzitutto per rendere i mari e gli oceani meno inquinati. Per esempio, un momento in cui è possibile fare la differenza è la spesa: mentre si è al supermercato o si svolgono altre commissioni, spesso si tende a compiere azioni in maniera meccanica, mettendo nel carrello cibi, bevande e oggetti senza riflettere sul reale effetto che questi prodotti determinano sull’ambiente.
Ormai già da tempo molti negozi hanno sostituito i sacchetti monouso con buste riutilizzabili in materiale ecologico. Una soluzione efficace è rappresentata dalle borse in tela che, oltre a essere lavabili, sono resistenti e permettono il trasporto di oggetti pesanti. È importante, poi, cercare di ridurre l’acquisto di prodotti con packaging in plastica: molte aziende si stanno adoperando per impacchettare il cibo, e non solo, all’interno di contenitori biodegradabili con un impatto ambientale nullo o molto ridotto. E sempre nell’ottica di ridurre l’utilizzo degli imballaggi, ci sono punti vendita che permettono l’acquisto di detersivi e alimenti sfusi come pane, pasta, frutta secca, cereali eccetera. La possibilità di acquistare esattamente la quantità desiderata, peraltro, garantisce una maggiore attenzione sul reale bisogno da soddisfare, riducendo gli sprechi.
Un altro punto su cui certamente si può migliorare nel corso del 2022 riguarda il consumo dell’acqua in bottiglia: gli italiani sono i più grandi acquirenti al mondo di acqua impacchettata, con 200 litri a testa consumati all’anno contro i 118 di media europea. Nonostante la maggior parte delle persone continui a preferire l'acquisto dell’acqua all’interno del supermercato, la qualità di quella che fluisce nella rete idrica ed è disponibile dal rubinetto è notevolmente migliorata.
E se l’acqua dell'acquedotto non ha un sapore particolarmente gradevole, pur rimanendo sicura dal punto di vista della salute, si possono installare dei sistemi di filtraggio in grado di migliorarne il gusto, e che all’occorrenza permettono di ottenere pure acqua gassata.
Quando si esce di casa, poi, avere un contenitore d'acqua a portata di mano può essere comodo, oltre che d'aiuto per l'ambiente: la soluzione più sostenibile in assoluto è rappresentata dalle borracce riutilizzabili in acciaio, in alluminio o in vetro. Tutti questi consigli permettono anche un buon risparmio dal punto di vista economico, dato che complessivamente si stima una spesa per l'acqua in bottiglia di 12 euro al mese a testa.
Utilizzare l’energia in maniera consapevole
Ridurre l’utilizzo di energia rappresenta un altro importante obiettivo ambientale e, visto il rincaro delle bollette di luce e gas, è sempre più utile per le famiglie fare un uso consapevole dell'elettricità domestica, così da ridurre il costo delle utenze.
Anzitutto, è bene tenere sott’occhio la cosiddetta energia fantasma e cercare di ridurla al minimo: si tratta di tutta l’energia utilizzata dai dispositivi elettrici da spenti o in modalità stand-by. Secondo una recente stima del Dipartimento dell’energia degli Stati Uniti, questi consumi nascosti possono determinare un aumento fino al 10% sulla bolletta elettrica mensile. Per fortuna oggi esistono in commercio sia prese multiple intelligenti sia carica-batteria in grado di spegnersi autonomamente quando il consumo di energia non è utile.
Un buon modo per dare il benvenuto al nuovo anno può essere anche di sostituire le batterie usa e getta con quelle ricaricabili che, pur richiedendo un piccolo investimento iniziale, hanno una vita molto più lunga e quindi riducono i problemi di smaltimento.
Ma non finisce qui, perché per ridurre gli sprechi di energia negli ambienti chiusi si possono mettere in pratica molte altre strategie. Per esempio, oltre a rendere più efficiente il sistema di riscaldamento domestico e favorire l’isolamento termico, si possono ridurre le dispersioni di calore ed evitare di riscaldare eccessivamente la casa.
Anche gli elettrodomestici inefficienti sono un problema da non sottovalutare: è bene scegliere dispositivi innovativi che utilizzano meno energia e riducono gli sprechi d'acqua. Per quanto riguarda lavastoviglie e lavatrici, in particolare, oltre a utilizzarle sempre a pieno carico è importante impostare programmi economici e azionarle negli orari della giornata in cui si impatta di meno, ossia la sera tardi o la mattina presto.
Sempre rimanendo in ambiente domestico, infine, ci sono una serie di accorgimenti banali ma che spesso vengono sottovalutati: spegnere le luci e i dispositivi quando non li si utilizza, ridurre il tempo della doccia e non sprecare l’acqua (per esempio quando ci si lava i denti, quando ci si insapona o quando si lavano i piatti eccetera), montare lampadine a led, e tanto altro.
Tutto c'entra, dall'oggettistica all'abbigliamento
Ogni singola azione che compiamo nel corso della giornata può essere positiva o negativa per l'ambiente. Mediamente troppe volte si utilizzano senza motivo elettrodomestici per asciugare i vestiti: mentre d’inverno è sensato e comprensibile viste le condizioni meteorologiche spesso avverse, durante buona parte dell’anno è possibile sfruttare gli spazi esterni oppure stendibiancheria interni, sia per risparmiare denaro sia per ridurre gli sprechi.
Un altro tasto dolente riguarda gli oggetti presenti nelle case: spesso si tende a gettare via le cose appena sono passate di moda o hanno un piccolo problema di utilizzo. Al contrario, è consigliabile cercare di dare una seconda vita ai beni presenti nelle case, magari approfittando di qualche tecnica artigianale o di riuso degli oggetti con una nuova funzione. Quando questo non è possibile, non resta che ricordarsi di smaltirli correttamente, riducendo il più possibile l’impatto ambientale garantendo il migliore dei fine vita possibili.
Nell’ottica di sostenere l’economia circolare, non si può trascurare neppure il settore abbigliamento e moda: anche i vestiti possono essere più o meno amici dell’ambiente, e per questo è meglio evitare quelli in tessuti sintetici e preferire un utilizzo duraturo dei propri capi. Insomma, prestare grande attenzione alle scelte di acquisto nei vari settori, pure in quelli apparentemente meno legati alla sostenibilità. Per chi è alla ricerca di buoni propositi, insomma, gli spunti non mancano.