L'inquinamento danneggia la salute mentale, soprattutto degli anziani
Respirare per molto tempo aria contenente quantità significative di sostanze inquinanti può essere pericoloso non solo per il benessere fisico, ma anche per la salute mentale delle persone. Due recenti studi scientifici pubblicati sulle riviste Jama Network Open e Jama Psychiatry hanno indagato approfonditamente questo legame e hanno evidenziato - in particolare - che lo smog aumenta il rischio di sviluppare depressione e ansia.
A quanto pare, a farne le spese sono soprattutto le persone anziane, a causa di una maggiore vulnerabilità dell’apparato cardiovascolare e del cervello. A questi stati emotivi possono fare seguito un declino cognitivo e altre comorbilità più o meno gravi e invalidanti.
Le conseguenze sulla salute degli anziani
Gli effetti negativi dell’inquinamento sulla salute sono davvero numerosi: oltre ai danni ai polmoni, si possono verificare problemi cardiovascolari e patologie a carico di vari organi. L’attenzione dei due studi si è concentrata soprattutto sulle conseguenze negative negli anziani a seguito di un'esposizione prolungata a condizioni di eccessivo smog. Nelle persone in età più avanzata, infatti, le polveri sottili, l'anidride carbonica e l'ozono determinano - quando presenti in quantità eccessiva - degli effetti ancora più preoccupanti che sui giovani.
Oltre all’età, un fattore determinante è anche la condizione socio-economica: chi vive in contesti più difficili e meno agiati soffre più di frequente di disturbi mentali di vario genere, proprio a causa dell’esposizione simultanea allo stress sociale e a quello ambientale.
Gli scienziati hanno precisato che, per rappresentare un fattore di rischio significativo, non è necessario che l’inquinamento atmosferico superi le soglie stabilite dalla legge: sono sufficienti anche quantità inferiori, considerate accettabili a livello normativo, per determinare conseguenze negative sulla salute fisica e mentale delle persone anziane.