Anche gli animali bevono alcol. Dagli insetti alle scimmie: effetti e consumo
Il consumo di alcol non è una novità o un’arte tutta umana, lo sono solo gli effetti di quello in eccesso. L’alcol fa parte della dieta in quasi ogni ecosistema della Terra. Si produce naturalmente e viene bevuto per esempio quelli che banchettano su frutti zuccherosi.
Una birretta su un frutto
Molti animali si sono evoluti in maniera tale da poter tollerare un cicchetto e acquisire calorie dal consumo, alcune specie no e devono proteggersi, altre ancora sembrano sopportarne comunque gli effetti.
“Stiamo abbandonando la visione antropocentrica dell’alcol per cui sarebbe usato solo dagli esseri umani,” spiega sul quotidiano britannico The Guardian, Anna Bowland, ricercatrice dell’università inglese di Exeter.
Gli scimpanzé bevono la linfa di palma
La gradazione alcolica di solito è bassa, si va dall’1 al 2%, molto meno di una birra. L’importante, come noto, è non esagerare, anche perché si può arrivare al vino, al 10%. Succede, per esempio, tra gli scimpanzé selvatici del sud est della Guinea osservati gustarsi molti allegramente la linfa di una speciale palma a 10 gradi.
Stessi gusti per tanti altri primati, e molto simili naturalmente per molti esseri umani. Da segnalare che tra gli animali non ci sono prove scientifiche, ma solo leggende, di ubriachezza molesta (anche se non è facile codificare scientificamente quale comportamento non sarebbe corretto per loro da ubriachi). In genere, confermano le ricerche che non mostrano casi di intossicazione, sembrano tollerare l’alcol, anche in grandi quantità, molto meglio di noi.