Allergie di primavera, come difendersi?
Arriva la bella stagione, le giornate si allungano e gli spazi verdi si riempiono di splendide fioriture. Se lo spettacolare risveglio della natura è un evento meraviglioso, le piante in fiore racchiudono anche uno sgradito effetto per chi è allergico al polline. In questo periodo arrivano infatti anche le allergie stagionali. Come difendersi? Ecco qualche suggerimento.
Quali sono le cause dell'allergia di primavera?
Questa particolare forma allergica si sviluppa nel periodo che vede le massime fioriture delle piante e in questa stagione è davvero facile venire a contatto con i pollini presenti nell'aria. La rinite allergica è dovuta proprio a quegli allergeni, che se per la maggior parte delle persone non costituiscono un problema, nei soggetti allergici scatenano invece una reazione immunitaria anomala dell'organismo, che per difendersi innesca il rilascio di istamina. Proprio questa sostanza provoca irritazione sulla mucosa nasale e sulle vie respiratorie.
In genere questi effetti si verificano fin dall'infanzia, anche se non è raro imbattersi in soggetti in cui l'allergia si sviluppa in età adulta. Alcuni studi sembrano anche aver dimostrato che vi sia una componente ereditaria. Difendersi è possibile? Purtroppo ad oggi non esiste una cura in grado di risolvere il problema in modo definitivo, anche se fortunatamente vi sono alcune terapie e accortezze che permettono di affrontare meglio i periodi più a rischio.
Allergia stagionale, quali pollini la scatenano?
Anche se non è possibile creare un elenco esaustivo dei pollini che possono scatenare l'allergia, possiamo comunque stilare una "classifica" di quelli più spesso responsabili della rinite allergica, ovvero:
- graminacee
- parietaria
- betullacee
- ambrosia
Allergia ai pollini, quali sintomi?
L'allergia ai pollini, conosciuta anche con il nome di pollinosi o rinite allergica, colpisce quasi il 20% della popolazione. Si tratta di una reazione che viene scatenata, nei soggetti più sensibili, dal contatto con allergeni presenti nell'ambiente.
I sintomi della pollinosi possono manifestarsi con naso chiuso, lacrimazione, tosse, starnuti ripetuti e asma. Si tratta quindi di allergie respiratorie che, sebbene solitamente non generino effetti particolarmente gravi, dovrebbero essere sempre monitorate e identificate per consentire una corretta diagnosi.
Rinite allergica da polline, come intervenire?
L'allergia respiratoria causata dalla presenza di polline nell'aria è un fenomeno che si presenta con ricorrenza stagionale e conoscere l'allergene che la scatena può essere fondamentale per predisporre un piano terapeutico preventivo da porre in atto.
Sapere con esattezza quale tipologia di polline scatena la reazione immunitaria dell'organismo permetterà di evitare, laddove possibile, di esporsi nei periodi e momenti di maggiore concentrazione pollinica (le ore centrali della giornata sono solitamente le peggiori).
Coloro che soffrono di rinite allergica da polline dovrebbero rivolgersi allo specialista per riuscire a individuare, grazie al prick test, quale allergene provochi la reazione eccessiva del sistema immunitario. Una volta trovata la causa sarebbe opportuno conoscere i calendari pollinici. Questo aiuterà a determinare i periodi a maggior rischio, in modo tale da evitare in quei giorni viaggi in auto con i finestrini aperti o ante aperte per il ricambio d'aria in caso di vento.
Anche lavarsi i capelli frequentemente può aiutare, perché i pollini tendono a depositarsi con gran facilità sul cuoio capelluto, per poi trasferirsi sul cuscino.