Allarme influenza aviaria in Europa: la situazione
E' allarme influenza aviaria in Germania ed Europa. Non bastava la pandemia da Covid-19 che da due anni ha colpito il mondo intero. Il 2022 è iniziato nel segno di una nuova pandemia che questa volta riguarda il mondo animale. Cosa sta succedendo?
Influenza aviaria: colpiti non solo gli uccelli
"Attualmente viviamo l'epidemia di aviaria più violenta di sempre, in Germania e in Europa". I ricercatori dell'Istituto Friedrich Loeffler, un ente tedesco che si occupa della salute degli animali, ha lanciato l'allarme dopo che in Germania si sono registrate - dallo scorso ottobre - ben 394 infezioni tra volatili selvatici come anatre, oche, cigni e gabbiani. Dati allarmanti a cui si sono aggiunti i casi registrati dal FLI (Agenzia Friedrich Loeffler) che ha riscontrato 46 focolai in alcuni allevamenti avicoli, 18 di questi nella zona della Bassa Sassonia. L'influenza aviaria è arrivata però anche in Europa con centinaia di contagi riscontrati in uccelli selvatici e animali da allevamento. Solo in Repubblica Ceca sono stati uccisi migliaia di polli infettati dal virus H5N1 che risulta molto aggressivo.
Proprio in Germania si è parlato della influenza aviaria più violenta di sempre già diffusasi in tutta Europa come riportato dai ricercatori dell'agenzia di stampa Dpa: "non si vede la fine. I Paesi colpiti vanno dalla Finlandia alle isole Faroe fino all'Irlanda, dalla Russia al Portogallo". Casi in di influenza aviaria si sono registrati anche in Canada, India e Asia Orientale. Non solo, anche in Israele sono stati uccisi 5200 gru e massacrati centinaia di migliaia di polli risultati positivi al virus H5N1. La situazione è sempre più preoccupante come rimarcato dai ricercatori FLI: "il danno più grave nella storia del Paese". L'unico modo per controllare questa nuova pandemia è: "la misura preventiva più importante per proteggere il pollame è il controllo e il rispetto delle misure di biosicurezza".
Influenza aviaria in Italia: si registrano i primi casi
Non solo Europa e resto del mondo, l'influenza aviaria è arrivata anche in Italia. Lo scorso novembre, infatti, si sono registrati dei casi di infezione da virus H5N1 a Ostia e al Parco di Villa Pamphili di Roma. Il sindaco Roberto Gualtieri ha prontamente richiesto la chiusura al pubblico di una zona del Parco di Villa Pamphili: per la precisione la zona del laghetto del Giglio.
Il provvedimento del sindaco è entrato in vigore in seguito ad una richiesta del dipartimento di prevenzione della Asl Roma3 visto che l'Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Roma aveva riscontrato, in data 26 novembre, la presenza nel laghetto del Parco di Villa Pamphili di Roma di alcune specie avicole risultate positive all'influenza aviaria.