L'Onu: "L'umanità è sull'orlo dell'abisso climatico"
Arriva dall'Onu un nuovo allarme sul cambiamento climatico. Grazie anche al quotidiano britannico The Guardian, si torna a insistere sull'importanza di limitare il riscaldamento globale a non più di +1,5°C. rispetto all'epoca precedente l'industrializzazione di massa (1850-1900). In caso contrario "l'umanità è sull'orlo dell'abisso climatico".
Un gruppo di quasi 400 esperti del clima del Gruppo intergovernativo sul cambiamento climatico (Ipcc) delle Nazioni Unite aveva risposto alle domande del Guardian, che aveva rivelato così come molti dei principali scienziati del clima nel mondo prevedano un riscaldamento globale superiore all’obiettivo di +1,5°C stabilito dagli accordi di Parigi del 2015. In risposta ora l’Onu lancia un nuovo allarme sul baratro climatico imminente.
Sos Onu sul cambiamento climatico
Dagli uffici di António Guterres, segretario generale dell’Onu, si insiste: "L'obiettivo di limitare il riscaldamento globale a +1,5°C è appeso a un filo. La battaglia per mantenere vivo l’1,5°C sarà vinta o persa negli anni ’20, sotto lo sguardo dei leader politici e dell’industria di oggi. Devono capire che siamo sull’orlo dell’abisso. La scienza è chiara e lo sono gli scienziati del mondo: le conseguenze per tutta l’umanità non potrebbero essere più alte".
Non solo, Alok Sharma, presidente del summit climatico Cop26 del 2021, ha aggiunto: "I risultati del sondaggio del Guardian dovrebbero essere un altro campanello d’allarme per i governi affinché smettano di indugiare e iniettino molta più urgenza nel rispettare gli impegni climatici che hanno già preso".
Vanessa Nakate: "Nessuno sarà al sicuro"
"Le nostre isole stanno letteralmente affondando con l’aumentare delle temperature" Fatumanava Pa’olelei Luteru, presidente dell'Alleanza dei Piccoli Stati Insulari (Aosis). "La mancanza di ambizione sui cambiamenti climatici da parte dei paesi più grandi sta condannando i nostri stati a una realtà di perdite devastanti. Il rapporto del Guardian deve essere un campanello d’allarme per il mondo".
"Superare la soglia di +1,5°C sarebbe una condanna a morte per milioni di persone nel sud del mondo" ricorda Anche Vanessa Nakate, attivista ugandeese tra i simboli della lotta al climate change. "A meno che non vediamo un’azione immediata, nessuno sarà al sicuro".