Superluna: teoria di Nolle ed Espenak a confronto
Luna Piena o Superluna? Esistono due diverse teorie secondo le quali il nostro satellite naturale può definirsi "super", la prima coniata da Richard Nolle nel 1979 e una successiva, elaborata da Fred Espenak.
Superluna: le diverse teorie
Non vi sono dubbi sul fatto che una Superluna, rispetto a un plenilunio normale, faccia apparire il nostro satellite naturale più grande e luminoso. Ma per quanto riguarda la definizione esistono pareri discordanti.
Il primo a usare questo termine fu l'astrologo Richard Nolle, che nel 1979 lo utilizzò in un articolo per Dell Horoscope Magazine per indicare un plenilunio che si verifica nel punto della sua orbita più vicino alla Terra, con uno scarto del 10%, ovvero a una distanza non superiore al 90% dal perigeo. La distanza media al perigeo è di 363 300 km dalla Terra e questo significa che un plenilunio secondo Nolle può essere definito "super" quando si verifica ad almeno 326.970 km dal perigeo. La teoria di Nolle non è mai stata ufficializzata.
Esiste però un'altra teoria sulla Superluna, elaborata da Fred Espenak, ed è quella sulla quale si basano le fonti astronomiche. L'ex astrofisico Nasa ha chiarito che il nostro satellite possa considerarsi "super" quando raggiunge la fase di piena o quella di novilunio entro il 90% del perigeo più vicino dell'anno. Secondo questa teoria la distanza minima che deve presentare una Luna Piena per potersi definire Superluna varia ogni anno.
Nel 2024 il perigeo più vicino si è avuto il 10 marzo, quando il nostro satellite ha raggiunto una distanza di 356.895 km, mentre l'apogeo più lontano è di 406.517 km il 2 ottobre. Ne consegue che la differenza tra i due punti estremi dell'anno è di 49.622 km. Il 90% del perigeo più vicino dell'anno è 361.857,20 km, ovvero il risultato dell'operazione: 406.517 - 49.622*0.9.
La teoria di Espenak ci offre più Superlune in un anno
Dai calcoli sopra riportati appare evidente che la teoria di Fred Espenak offre un numero maggiore di Superlune rispetto a quella di Richard Nolle.
Può anche accadere che il calendario annuale delle Superlune di Nolle e quello di Espenak coincidano, ma spesso assistiamo a eventi in cui il nostro satellite raggiunge la fase di Luna Piena o Nuova a una distanza dal perigeo sufficiente per potersi definire "super" secondo Espenak, ma troppo "lontana" per fregiarsi dello stesso titolo secondo Nolle.