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Sole, nuova esplosione CME: per il 10 settembre possibile una tempesta geomagnetica

Durante la giornata di ieri, 8 settembre, si è verificata una nuova esplosione CME sul Sole. Gli esperti prevedono per il 10 settembre una possibile tempesta geomagnetica
Spazio9 Settembre 2024 - ore 18:13 Redatto da Meteo.it
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Il 10 settembre 2024, è attesa una tempesta geomagnetica di moderata intensità di classe G2 sulla Terra, in seguito a una potente espulsione di massa coronale CME avvenuta sul Sole. Questo evento è stato causato da una grande eruzione solare che ha proiettato una nube di plasma e particelle cariche direttamente verso il nostro pianeta. Le conseguenze di questa tempesta geomagnetica potrebbero includere interruzioni temporanee nelle comunicazioni radio ad alta frequenza, disturbi nei sistemi di navigazione e possibili aurore boreali visibili a latitudini più basse del solito.

Nuova esplosione CME sul Sole: attesa tempesta geomagnetica

Come riportato sul sito web specializzato SpaceWeather.com: "Il pennacchio ha aperto un buco nell’atmosfera del Sole e ha formato il nucleo di un’espulsione di massa coronale (CME), I modelli NOAA suggeriscono che la CME raggiungerà la Terra verso la fine del 10 settembre, innescando potenzialmente una tempesta geomagnetica classe G2".

Che cos’è un filamento magnetico?

Un filamento magnetico è una struttura di gas denso e freddo intrappolato all'interno di campi magnetici sul Sole. Questi filamenti appaiono come linee scure se osservati contro il disco solare, poiché sono più freddi rispetto alla superficie solare circostante. Tuttavia, quando si trovano sul bordo del Sole, questi filamenti appaiono come prominenze brillanti contro il fondo scuro dello spazio.

I filamenti magnetici sono strettamente associati alle aree attive del Sole, dove i campi magnetici sono particolarmente intensi e complessi. Possono rimanere stabili per giorni o settimane, ma a volte si destabilizzano e vengono espulsi nello spazio come espulsioni di massa coronale (CME), che possono poi influenzare la Terra causando tempeste geomagnetiche.

Queste strutture sono fondamentali per lo studio dell'attività solare e delle sue interazioni con la Terra, poiché la loro destabilizzazione può avere effetti significativi sui sistemi tecnologici terrestri e può generare fenomeni spettacolari come le aurore polari​.

Cos’è un’espulsione di massa coronale nota come CME?

Un'espulsione di massa coronale, comunemente abbreviata come CME (Coronal Mass Ejection), è un evento solare che coinvolge l'espulsione di grandi quantità di plasma e campi magnetici dalla corona del Sole nello spazio. Questi eventi si verificano quando l'energia accumulata nei campi magnetici solari viene rilasciata improvvisamente, spesso in seguito all'instabilità di strutture come i filamenti magnetici.

Durante una CME, una nube di particelle cariche, inclusi protoni, elettroni e ioni, viene espulsa dalla corona solare a velocità che possono raggiungere milioni di chilometri all'ora. Quando una CME è diretta verso la Terra, può interagire con il campo magnetico terrestre, causando tempeste geomagnetiche. Queste tempeste possono influenzare i sistemi di comunicazione, le reti elettriche, i satelliti e generare spettacolari aurore boreali e australi. Le CME sono strettamente legate all'attività delle macchie solari e sono più frequenti durante i periodi di massimo solare, che si verificano ogni 11 anni circa.

Cos’è una tempesta geomagnetica e quali sono le conseguenze?

Dall’interazione tra il campo magnetico terrestre e il vento solare, ha origine una tempesta geomagnetica. Queste interazioni possono causare disturbi nella magnetosfera terrestre, con appunto il verificarsi di problemi alle comunicazioni, sui sistemi di navigazione elettronica e sulle reti elettriche. La classificazione delle tempeste geomagnetiche da G1 a G5 è determinata dallo Space Weather Prediction Center (SWPC) del NOAA.

  • G1 – Effetti lievi, con disturbi nelle operazioni satellitari e nelle comunicazioni ad alta frequenza. Basso invece il rischio per le reti elettriche;
  • G2 – Effetti moderati, con interruzioni nelle comunicazioni satellitari, rischi di interferenze sui sistemi di navigazione GPS e instabilità nelle reti elettriche, specialmente a elevate latitudini;
  • G3 – Effetti significativi come blackout radio nelle regioni polari, disturbi nella navigazione GPS e danni temporanei alle reti elettriche;
  • G4 – Effetti gravi come blackout radio imponenti, disturbi nella navigazione GPS e danni alle reti elettriche con blackout su larga scala;
  • G5 – Effetti gravi, con danni ai satelliti, disturbi alle comunicazioni a livello globale, interruzione della navigazione GPS e possibili blackout generalizzati e prolungati in merito alle reti elettriche.
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Ultimo aggiornamento Mercoledì 18 Settembre ore 10:35

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