Asteroide grande come uno stadio "sfiorerà" la Terra, la sua distanza dal Pianeta sarà di appena 32.000 km
L'asteroide Apophis si avvicinerà incredibilmente alla Terra nel 2029, passando a una distanza di appena 32.000 km e sorvolando molti dei nostri satelliti. L’Indian Space Research Organisation e le agenzie spaziali stanno monitorando il percorso per scagionare il rischio di pericoli futuri.
Asteroide Apophis, quali rischi per la Terra?
Si tratta decisamente di un corpo celeste di dimensioni notevoli, visto che il suo diametro è stimato tra 340 e 450 metri. Le sue dimensioni possono essere tranquillamente paragonate a uno stadio e anche la distanza che raggiungerà dal nostro Pianeta tra qualche anno sarà relativamente bassa. Questo sasso spaziale si avvicinerà alla Terra, "sfiorandola" ad appena 32.000 km, ovvero meno della distanza che ci separa dai satelliti, o di quelli che ci permettono di vedere molte piattaforme streaming.
Con queste caratteristiche Apophis si preannuncia come uno dei più grandi oggetti spaziali che ci abbia sfiorato. Dobbiamo quindi preoccuparci? L'ISRO - acronimo che sta per Indian Space Research Organisation - rassicura tutti affermando che il passaggio di questo sasso spaziale previsto per il 12 aprile 2029 non rappresenterà alcun pericolo per noi.
L'organizzazione indiana, così come molte altre agenzie spaziali mondiali, sta costantemente lavorando per monitorare eventuali pericoli e assicura che non ci sarà alcun impatto con il nostro Pianeta.
Apophis, un asteroide "potenzialmente pericoloso"
Scoperto nel 2004 l'asteroide Apophis ha tutte le caratteristiche per poter essere definito un corpo celeste "potenzialmente pericoloso", sia per il suo diametro che per l'orbita, che lo porterà molto vicino alla Terra. Tuttavia non basta parlare di un asteroide potenzialmente pericoloso per far apparire davanti agli occhi scenari del tipo Don't Look Up, e sono molti i "sassi cosmici" che in questi ultimi anni ci hanno sfiorato senza tuttavia causare pericolo. Anche stavolta sarà così.
Certo, se un sasso di quelle dimensioni impattasse con il nostro Pianeta, gli effetti potrebbero essere gravi, e sebbene non possa certo essere paragonato a quello che avrebbe spazzato via i dinosauri, sicuramente riuscirebbe a causare grandi esplosioni, e potrebbe perfino cambiare temporaneamente il clima a causa delle polveri sollevate nell’atmosfera.
Tuttavia si tratta solo di considerazioni, visto che lo ripetiamo il rischio di impatto è praticamente nullo. Dopo il suo passaggio ravvicinato previsto il 12 aprile 2029, l'asteroide tornerà a farci visita nel 2036.
Agenzie spaziali al lavoro per prevenire pericoli futuri
Sebbene anche questa volta potremmo tirare un sospiro di sollievo, le agenzie spaziali globali mantengono alta l'allerta e continuano a pianificare strategie che possano metterci al riparo da futuri rischi di impatto. Apophis non desta preoccupazione in questo senso, ma il firmamento - nonostante ciò che ci piace pensare - è tutt'altro che vuoto, e i rischi corsi in passato ce lo ricordano. Basti pensare all'asteroide di 20 metri che nel 2013 esplose sopra alla Russia causando centinaia di feriti, o a quello che nel 1908 ha abbattuto migliaia di alberi a Tunguska.
Sicuramente Apophis potrà rappresentare un'occasione preziosa per affinare le nostre capacità di prevenzione e risposta ai pericoli che potrebbero giungere dallo spazio.