Sciopero taxi 5 e 6 luglio: quali i possibili disagi?
48 ore di sciopero per taxi e auto a noleggio con conducente, ecco i motivi e i possibili disagi per le giornate del 5 e del 6 luglio 2022.
Sciopero taxi 5 e 6 luglio 2022, perché
Tassisti e ncc (noleggio con conducente) hanno indetto uno sciopero per le giornate di martedì 5 e mercoledì 6 luglio 2022. Ad annunciarlo sono state le principali sigle sindacali come Fast-Confsal, Confartigianato Taxi, Satam, Tam, Usb-Taxi, Unica Filt-Cgil, Uiltrasporti, CNA Fita Taxi, CLAAI, Legacoop Produzione e Servizi, Uritaxi, UTI, Unimpresa, Fit-Cisl, Casartigiani e ORSA Trasporti. Il motivo alla base dell'interruzione del servizio è la protesta contro il DDL Concorrenza e la liberalizzazione del settore.
A nulla è servito l'incontro che lunedì scorso si è tenuto fra le rappresentanze sindacali di categoria taxi e Ncc e la viceministra alle Infrastrutture e Mobilità sostenibili Teresa Bellanova, che non ha fatto altro che confermare le intenzioni dei trasportatori. I sindacati hanno avanzato la richiesta di eliminare l’art. 10 del DDL Concorrenza, dando il via ai decreti attuativi di riforma del comparto che il Parlamento aveva varato 3 anni fa, nel 2019. I tassisti chiedono tutele al governo e di portare a termine l'iter legislativo avviato proprio nel 2019 e ribadendo che la liberalizzazione delle attività di taxi e noleggio con conducente è dannosa per l'intero settore, delegittimando la professionalità dei lavoratori.
Sciopero taxi 5 e 6 luglio 2022, i possibili disagi
Preoccupazione per l'utenza del settore dei taxi, che subirebbe notevoli disguidi martedì e mercoledì, due giorni lavorativi per chi non può ancora godersi il beneficio delle ferie. È di questo avviso la viceministra Bellanova, che chiede responsabilità nei confronti dell’utenza e di un servizio che deve essere garantito. Ma quali sono i veri disagi che questo sciopero può provocare? A tranquillizzare i consumatori è il presidente della Commissione di Garanzia sugli Scioperi Giuseppe Santoro-Passarelli, che ha dichiarato quanto sia insufficiente mantenere attive le sole corse di emergenza:
Il garante degli scioperi ritiene opportuno rammentare che tutte le manifestazioni di protesta nei servizi pubblici essenziali devono essere effettuate nel rispetto dei termini e delle modalità previsti dalla legge n. 146 del 1990 e ss.mm., nonché dalla Regolamentazione provvisoria del settore. Al di fuori di una legittima proclamazione di sciopero, non è sufficiente garantire le sole corse di emergenza, ma deve essere assicurato il regolare svolgimento del servizio nella sua interezza.