Sciopero aerei, 8 giugno: chi si ferma e cosa succede ai viaggiatori?
Per la giornata di mercoledì 8 giugno è stato annunciato uno sciopero che coinvolge diverse compagnie aeree low cost. Il motivo? Le proteste per taglio degli stipendi e mancanza di acqua e cibo per gli equipaggi. Lo sciopero nazionale delle tre compagnie low cost è indetto dalle ore 10 alle 14 di mercoledì 8 giugno.
Sciopero voli aerei per l'8 giugno: stop per Ryanair, EasyJet e Volotea
I lavoratori delle compagnie aeree low cost Ryanair, EasyJet e Volotea hanno annunciato per l'8 giugno uno sciopero nazionale dei voli come protesta contro il taglio degli stipendi al personale di volo, ma anche per l'assenza di acqua e cibo per gli equipaggi. Piloti, assistenti di volo e steward si sono uniti per rivendicare i propri diritti facendo scattare il blocco dei voli per una intera giornata. E rilanciano: "Voli a rischio tutta l’estate se non ci ascolteranno". Lo sciopero nazionale delle tre compagnie low cost è indetto dalle ore 10 alle 14 di mercoledì 8 giugno.
Sono del resto migliaia i voli a rischio per l'estate 2022 come ampiamente spiegato dall'indagine del Corriere della Sera. Lo sciopero dell'8 giugno è il primo forte segnale. Le organizzazioni sindacali hanno spiegato i motivi dello sciopero: "Tra le questioni aperte il mancato adeguamento ai minimi salariali previsti dal contratto nazionale, il perdurare di un accordo sul taglio degli stipendi (contingency agreement) non più attuale, le arbitrarie decurtazioni della busta paga, il mancato pagamento delle giornate di malattia, il rifiuto della compagnia di concedere giornate di congedo obbligatorio durante la stagione estiva e la mancanza di acqua e pasti per l'equipaggio".
Allo sciopero hanno aderito anche i lavoratori di Volotea, la compagnia aerea low cost spagnola con sede a Barcellona, il cui sindacato spiega così i motivi della protesta: "Per una continua condotta antisindacale portata avanti dalla compagnia: richieste inaccettabili di riduzioni del salario, promozioni e upgrade economici a insindacabile giudizio della compagnia per esercitare di fatto un vero e proprio controllo sui propri dipendenti, a cui si aggiungono contestazioni disciplinari in contrasto con la normativa italiana".