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Rifiuti e plastica nel mare: le zone italiane maggiormente colpite: Sicilia e Sardegna ai primi posti, il rapporto Ispra

Tra i 9 e i 23 milioni di tonnellate di plastica finiscono ogni anno in mare. In Italia le zone più colpite: Sicilia, Sardegna e golfo di Napoli
Ambiente15 Luglio 2024 - ore 14:53 - Redatto da Meteo.it
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I rifiuti e la plastica che finisce nel mare sono uno dei problemi più gravi e pericolosi per il nostro ambiente. La presenza di plastica in mare, infatti, è una minaccia per la salute degli ecosistemi marini, della biodiversità e di conseguenza anche della salute dell'uomo. Ecco le zone italiane più colpite dalla presenza di rifiuti e plastiche in mare secondo il rapporto Ispra.

Ispra, i dati allarmanti dell'inquinamento da plastiche in mare

L'Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (Ispra) ha condiviso i dati legati all'inquinamento dei mari, fiumi, laghi ed oceani a causa della presenza di rifiuti e plastiche. Ogni anno si stima un inquinamento dei mari a causa delle presenza tra i 9 e i 23 milioni di tonnellate di plastica. Un dato allarmante e preoccupante per la salute dei nostri oceani e mari, ma anche dell'ambiente marino e della salute. Basti pensare alla storia della tartaruga marina ritrovata lungo le spiagge del Cilento: il suo stomaco era ripieno di plastiche; oppure il capodoglio rinvenuto sulle coste di Ischia con lo stomaco pieno di plastica e nylon.

L'inquinamento dei mari e degli oceani è sotto gli occhi di tutti e tra le cause maggiori ci sono i frammenti di microplastica più piccoli di 5 millimetri, un rischio anche per l'uomo. Si tratta di frammenti provenienti da bottiglie d’acqua o da prodotti come detergenti e cosmetici. Ma quali sono le zone più colpite dai rifiuti e dalla plastica in mare in Italia?

I mari italiani tra i più inquinati dalla plastica e dai rifiuti

Stando all'ultimo rapporto Ispra, nei fondali marini italiani sono presenti il 75% dei rifiuti e plastiche. Un dato davvero preoccupante che vede primeggiare la Sicilia con 786 oggetti raccolti per un peso superiore a 670 chili. A seguire c'è la Sardegna con 403 oggetti raccolti nelle sue calette per un peso totale di circa 86 chili e mezzo. Tutto cambia in caso di fondali rocciosi: nel Mar Ligure sono stati ritrovati 1500 oggetti per ettaro, seguito dal golfo di Napoli con 1200 oggetti per ettaro e le coste siciliane con 900 oggetti per ettaro.

Non solo il Mar Mediterraneo tra i più inquinati, anche il mare Adriatico è stato riconosciuto con il mare con la maggiore densità di rifiuti più alta in relazione all’estensione della costa con 547 oggetti ogni 100 metri. A seguire, poi, il Mediterraneo Occidentale con 525 oggetti e il Mar Ionio con 229 oggetti ogni 100 metri.

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