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Qual è la pianta più velenosa al mondo? Ecco qual è, e quali sono i rischi

In molti si chiedono qual è la pianta più velenosa al mondo? Si tratta della Mancinella, detta anche Ippomane o Manzaniglio. Una pianta letale i cui frutti somigliano a delle piccole mele.
Curiosità3 Gennaio 2025 - ore 13:50 - Redatto da Meteo.it
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Tra le cose cercate su Internet, principalmente su motori di ricerca come Google, c'è una domanda soprattutto di genitori con figli piccoli che temono che possano imbattersi in pericoli avvicinandosi a piante che non si conoscono: "Qual è la pianta più velenosa al mondo?".

La risposta a questa domanda è la Mancinella, detta anche Ippomane o Manzaniglio (Hippomane mancinella L.): è proprio questa la pianta più velenosa e di conseguenza più pericolosa al mondo. Scopriamo insieme che tipo di pianta è, e soprattutto quali sono i rischi se si viene a contatto con essa.

Qual è la pianta più velenosa al mondo?

La Mancinella, nota anche con il nome di Ippomane o anche con quello di Manzaniglio (Hippomane mancinella L.), è la pianta più velenosa al mondo. Si tratta di una pianta di tipologia angiosperma dicotiledone che appartiene alla famiglia delle piante Euforbiacee. La sua origine geografica è localizzata in Florida, nelle Bahamas, nei Caraibi, nel Centro America e nella parte nord del Sud America.

Il nome "Mancinella", di origine spagnola, dove manzanilla sta per "piccola mela", è dovuto proprio al fatto che il frutto di questa pianta somiglia a una mela. Anche le sue foglie sono molto simili a quelle dell'albero delle mele. Conosciuta con il nome "manzanilla de la muerte", che sta a significare appunto "piccola mela della morte", questa pianta è la più pericolosa al mondo.

Descrizione della pianta Mancinella

È una pianta sempreverde, che può raggiungere anche i 15 metri d'altezza. Il suo tronco è grigio-rosso, e i suoi fiori sono piccoli di colore gialli o verdi mentre le foglie sono di un verde brillante, dai 5 ai 10 centimetri di lunghezza. I suoi frutti, simili a piccole mele, sono velenosissimi e quando sono maturi appaiono di colore giallo-verdi. Ci si piò imbattere in questa pianta se ci si trova in aree come Caraibi, Florida, Bahamas, Messico, America Centrale, Colombia e Venezuela. Soprattutto nelle spiagge costiere e più in generale negli acquitrini di acqua salmastra.

Perché è pericolosa? La tossicità della pianta

Ogni singola parte di questa pianta è pericolosa perché contiene tossine molto potenti, come il forbolo, che causa forti reazioni allergiche e dermatiti. Il solo contatto diretto con la linfa può portare a dermatite bollosa, cheratocongiuntivite acuta e danni corneali. Gli alberi solitamente vengono contrassegnati con cartelli o marchiati con una X rossa sul tronco, proprio per indicarne la pericolosità. Nelle Antille francesi invece queste piante sono segnalate con una banda rossa.

Tra i rischi più comuni ci sono:

  • Sostare sotto l'albero durante la pioggia è pericoloso perché le gocce d'acqua, toccando le foglie, possono impregnarsi di linfa che anche in piccolissime percentuali provoca delle vescicole sulla pelle dell'essere umano.  
  • Anche bruciare il legno di questa pianta mette a rischio la salute: il fumo sprigionato dalla combustione del legno arrecherebbe danni gravi agli occhi.
  • Mangiare il frutto di questa pianta potrebbe essere letale.

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Ultimo aggiornamento Domenica 05 Gennaio ore 21:30

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