Prenotazione e contributo d'accesso per proteggere Venezia, ecco tutto quello che bisogna sapere se vuoi visitare la città
È una città unica, ricca di storia, di arte, di cultura. Ma Venezia, proprio per il fatto di essere una città diversa da tutte le altre, è anche fragile, e si basa su equilibri delicatissimi. Che vanno protetti e tutelati con forme di turismo sostenibili nei confronti della città. Per questo è stata introdotta la sperimentazione del contributo di accesso. Ecco tutto quello che c’è da sapere su questo strumento: che cos’è, come funziona, quando è attivo e perché è stato necessario introdurlo.
Il contributo d’accesso per la città di Venezia è stato presentato ufficialmente poche settimane fa dal sindaco, Luigi Brugnaro. L’obiettivo del provvedimento (che prende origine dalla legge di Bilancio del 2019, poi aggiornata nel 2021) è quello, ha ricordato il primo cittadino, “di definire un nuovo sistema di gestione dei flussi turistici e di disincentivare il turismo giornaliero a Venezia in alcuni periodi, in linea con la delicatezza e unicità della città, per garantirle il pieno rispetto che si merita”.
Introdotto in via sperimentale solo per alcune giornate “calde” del 2024, in modo da tentare di controllare i flussi turistici, il contributo d’accesso è stato studiato, ha chiarito Brugnaro, “per rendere più fruibile e vivibile la città”. Perché Venezia, che è “la città più bella del mondo”, negli ultimi anni sta avendo “un problema di qualità della vita delle persone, di civiltà e di rispetto delle norme”.
Il sindaco ha sottolineato che “nessuno vuole chiudere la città”, e che “se qualcuno vorrà comunque venire in queste giornate da bollino nero potrà farlo, pagando appunto un contributo di 5 euro e prenotando la visita in città”. E proprio il fatto di poter entrare solo prenotando “ci consentirà di avere dati veri e importanti: quanti visitatori, da dove vengono, quante esenzioni e molto altro, uno strumento importante per capire come organizzare i servizi”. E poi, una volta concluso il periodo di sperimentazione “avremo tutto il tempo per fare le riflessioni che andranno fatte, per migliorare e cambiare, con l’aiuto di tutti”.
Venezia, è il messaggio che il Comune vuole trasmettere, è un bene dell’umanità, e va protetta e tutelata con l’aiuto di tutti: chi ci abita ma anche chi vuole visitarla per immergersi nell’atmosfera unica che si respira tra calli e campielli.
D’ora in poi per andare a Venezia bisogna prenotare sempre? Nel corso della sperimentazione, nel 2024 il Contributo sarà richiesto solo per 29 giorni. Sono il 25, 26, 27, 28, 29 e 30 aprile; l’1, 2, 3, 4, 5, 11, 12, 18, 19, 25 e 26 maggio; l’8, 9, 15, 16, 22, 23, 29 e 30 giugno; e il 6, 7, 13 e 14 luglio. Il Contributo d’accesso è richiesto dalle 8:30 alle 16:00. Per tutte le altre giornate, per entrare in città non serve prenotare.
Come funziona il Contributo di accesso? Il “cuore del sistema” è una piattaforma multicanale e multilingue raggiungibile all’indirizzo https://cda.ve.it. Accedendo al portale si può ottenere il QR Code (da esibire in caso di controlli) che attesta il pagamento del contributo o la condizione di esclusione/esenzione, e va sempre portato con sé.
Chi deve pagare il Contributo di accesso? Il Contributo di accesso deve essere versato da ogni persona fisica, di età superiore ai 14 anni, che acceda alla Città antica del Comune di Venezia, salvo che non rientri nelle categorie di esclusioni ed esenzioni. In linea generale, il contributo è richiesto ai visitatori giornalieri che non soggiornano in strutture poste nel Comune di Venezia.
Quanto costa il Contributo d’accesso? L’importo per il 2024 è di 5,00 euro giornalieri e non sono previste riduzioni. Non vi sarà neppure l’individuazione di una soglia di presenze oltre la quale applicare una maggiorazione del Contributo di accesso.
In quali zone viene applicato il contributo d’accesso a Venezia? Il Contributo sarà applicato solo alla Città antica e non alle isole minori tra cui il Lido di Venezia (compreso Alberoni e Malamocco), Pellestrina, Murano, Burano, Torcello, Sant’Erasmo, Mazzorbo, Mazzorbetto, Vignole, S. Andrea, la Certosa, San Servolo, S. Clemente, Poveglia.
Chi è esentato dal pagamento? Sono esentati dal pagamento del Contributo di accesso (ma dovranno essere registrati sul portale https://cda.ve.it) tutti coloro che soggiornano in strutture ricettive situate all’interno del territorio comunale (cioè i turisti pernottanti), i residenti nella Regione Veneto, i bambini fino ai 14 anni di età, chi ha necessità di cure, chi partecipa a competizioni sportive, le forze dell'ordine in servizio, il coniuge, il convivente, i parenti o affini fino al 3° grado di residenti nelle aree in cui vale il Contributo di accesso, e una serie ulteriore di esenzioni previste nel Regolamento. A norma di Legge, non dovranno pagare il Contributo di accesso i residenti nel Comune di Venezia, i lavoratori (dipendenti o autonomi), anche pendolari, gli studenti di qualsiasi grado e ordine di scuole e università che hanno sede nella Città antica o nelle Isole minori, i soggetti e i componenti dei nuclei familiari di chi risulta aver pagato l’IMU nel Comune di Venezia.
Tutte le informazioni sulle esenzioni sono disponibili sul portale del Contributo di accesso.
Come funziona l’accesso a Venezia nelle 29 giornate in cui è attivo il Contributo di accesso? Durante le 29 giornate in cui è attivo il Contributo di accesso, la visita a Venezia va preventivamente prenotata attraverso il portale del Contributo di accesso. Quindi, nelle 29 giornate “calde”, saranno istituiti varchi fisici ai principali punti di accesso alla città, distinti da varchi prioritari per residenti e lavoratori. Alcuni steward verificheranno il QR code dei visitatori e saranno a disposizione per aiutare chi ne fosse sprovvisto a scaricare il titolo di accesso sul posto e pagare il contributo. Superati i varchi, qualora qualcuno fosse sprovvisto del contributo di accesso sarà multato dai verificatori che effettueranno controlli a campione.
“Ma xe vero che…”? Essendo una sperimentazione, sul Contributo di accesso possono nascere dubbi e domande. Ma è vero che ci sono i tornelli? Ma è vero che bisogna prenotare? Ma è vero che serve un QR code? E se sono nato a Venezia devo prenotare per entrare? È difficile riuscire a prenotare? Per rispondere a tutte queste domande e a molte altre, sul portale del Contributo di accesso è presente una sezione sempre aggiornata delle FAQ: “Ma xe vero che…”. Ed è anche possibile, se non si trova la risposta al proprio quesito, contattare direttamente la città di Venezia.