La Terra può difendersi dagli asteroidi?
Diverse volte alla settimana piccoli asteroidi passano vicino alla Terra. Lo scorso 19 aprile, un corpo celeste di oltre 600 metri di diametro è arrivato a circa 1,8 milioni di chilometri dal nostro pianeta. Erano 12 anni che un asteroide di queste dimensioni non si avvicinava tanto. L’ultimo era stato Toutatis nel settembre del 2004: un corpo celeste di cinque chilometri di diametro che arrivò alla distanza minima di 1,6 milioni di chilometri dalla Terra.
Probabilità bassissime
Secondo la Nasa, la possibilità che un asteroide ci colpisca nei prossimi 100 anni è prossima allo zero, inferiore allo 0,01 per cento. Tuttavia è legittimo chiedersi quali sarebbero le contromisure possibili pur nella remota eventualità. Le soluzioni tecnologiche non mancano. Qualche dubbio in più emerge rispetto alla capacità di reagire velocemente al pericolo. Ad esempio, nel 2014, il tempo intercorso tra la scoperta di una cometa e il momento di massimo avvicinamento al pianeta Marte fu di 22 mesi. Un intervallo insufficiente a preparare contromisure adeguate nel caso un asteroide stesse per colpire la Terra.
Soluzioni all'impatto con un asteroide
Secondo Joseph Nuth del Goddard Space Flight Center della Nasa, per costruire e lanciare un veicolo spaziale ci vogliono almeno cinque anni. Ad oggi, dunque, le ipotesi sarebbero eventualmente due: testate nucleari che frantumino il corpo celeste in pezzi più piccoli e, dunque, meno pericolosi o una palla di cannone capace di deviare la traiettoria dell’asteroide. Ma restano, appunto, solo ipotesi. Ci sarebbe poi una terza soluzione: l’evacuazione di massa dal luogo in pericolo, una volta calcolato il punto di impatto.