Mimose fiorite in pieno inverno, come mai?
Il caldo anomalo provocato dall'anticiclone ha fatto fiorire le mimose con oltre un mese di anticipo. Dalla Liguria alla Puglia i profumatissimi fiori da sempre simbolo della festa della donna colorano di giallo le campagne, e Coldiretti lancia l'allarme: "Natura in tilt, rischio gelate".
Fioritura delle mimose con oltre un mese d'anticipo
Il caldo anomalo fa sbocciare le mimose con oltre un mese d'anticipo. L'anticiclone che ha portato temperature particolarmente miti ha causato un risveglio anticipato per molte piante.
Le giornate soleggiate e le temperature miti, con valori ampiamente sopra le medie del periodo, hanno provocato fioriture fuori stagione. Tutto ciò è una delle conseguenze del cambiamento climatico, che crea apprensione tra i floricoltori. D'altronde la mimosa è il fiore che si è soliti regalare l'8 marzo per la Festa della Donna, e vedere già alla fine di gennaio le campagne tingersi del suo caratteristico colore giallo è la prova tangibile di quanto la natura sia andata in tilt.
Allarme Coldiretti: fioriture anticipate a rischio gelate
Le insolite fioriture delle piante di mimosa a gennaio preoccupano Coldiretti, che punta il dito contro un possibile rischio gelate che rovinerebbero questo bellissimo fiore dal profumo particolare.
D'altronde il pericolo di un forte abbassamento delle temperature è piuttosto alto, e improvvisi e repentini sbalzi termici porterebbero a seri danni non solo nelle piante di mimosa, ma anche in tutte le coltivazioni all'aperto, con conseguente perdita di tutto il raccolto.
L'inverno mite e senza pioggia, ha fatto registrare finora una temperatura di quasi due gradi oltre la media storica (+1,87°), stando all'analisi Coldiretti sulla base dei dati Isac Cnr relativi al mese di dicembre. Alle colonnine di mercurio impazzite si sommano poi la siccità, causata in gran parte dalla mancanza di neve su diversi settori dell'arco alpino e su buona parte della dorsale appenninica, e le popolazioni di insetti dannosi per le colture, che riescono a sopravvivere per attaccare successivamente i raccolti primaverili.