Meteo, prima perturbazione del 2025 dal 3 gennaio: la tendenza
Si conferma per i giorni successivi al Capodanno uno sfaldamento dell’alta pressione in favore di correnti nord-occidentali in quota che torneranno a indirizzare i sistemi nuvolosi verso il Mediterraneo centrale e l’Italia. La prima perturbazione dell’anno sarà a carattere di fronte freddo che, dopo essersi addossato alle Alpi nella sera di giovedì, tra venerdì e sabato transiterà nel resto del Paese seguito da freddi venti settentrionali che faranno calare le temperature e riporteranno un clima invernale più consono per la stagione.
Tendenza meteo: dal 3 gennaio prima perturbazione dell'anno
Più nel dettaglio venerdì 3 il fronte lascerà già in mattinata il Nord (piogge solo tra Emilia orientale e Romagna e ampie schiarite altrove favorite anche da venti di Foehn in discesa dalle Alpi) per portare entro sera piogge sparse al Centro (neve in quota in Appennino) e sul basso versante tirrenico. Sul resto del Sud e delle Isole nuvole in aumento ma scarso rischio di fenomeni. Le temperature saranno in rialzo nelle minime al Centrosud; massime in calo in quota nelle Alpi e al Centro, in temporaneo rialzo per effetto del Foehn sulle pianure del Nord. Venti in generale intensificazione con il Libeccio progressivamente sostituito da moderati o forti venti settentrionali.
Tra la notte successiva e sabato il fronte lascerà il Centro e concentrerà le sue piogge a carattere sparso sul Sud peninsulare mentre la Sicilia potrebbe vedere qualche pioggia isolata solo nel Messinese. Per il Centronord parentesi di schiarite anche ampie al Centro e al Nordest mentre il Nordovest e il nord della Sardegna dovrebbero essere raggiunti dalla nuvolosità innocua appartenente all’avanguardia di un’altra perturbazione. Le temperature dovrebbero calare un po’ ovunque con clima invernale e ritorno delle gelate notturne. Venti in attenuazione con residui rinforzi da ovest-nordovest su Puglia, Calabria e Isole.
La domenica potrebbe essere abbastanza soleggiata all’estremo Sud mentre il resto d’Italia dovrebbe essere interessato dal nuovo passaggio nuvoloso. Si tratterà di un fronte caldo poco attivo, accompagnato da più miti venti meridionali e con poche piogge isolate, più probabili tra settore ligure, Toscana e Lazio. Il ramo freddo, più attivo, sarebbe atteso per la giornata dell’Epifania con precipitazioni al Nord (neve sulle Alpi) e sul settore tirrenico. Si tratta comunque di una tendenza ancora piuttosto incerta; per conferme e maggiori dettagli sarà quindi necessario seguire gli aggiornamenti dei prossimi giorni.