Meteo: da venerdì 8 marzo altra ondata di forte maltempo? La tendenza
Nella giornata di giovedì 7 marzo si manifesteranno gli ultimi effetti legati alla perturbazione n.3 di marzo, giunta sull’Italia tra martedì 5 sera e mercoledì 6, in un contesto di atmosfera instabile. Ad essere coinvolte ancora da qualche isolata precipitazione, nel corso della giornata, saranno il Triveneto, l’Appennino settentrionale, le regioni centrali adriatiche e quelle del Sud peninsulare. Limite delle nevicate sui rispettivi rilievi intorno a 900-1200 metri circa.
Non mancheranno di tanto in tanto le schiarite, più ampie e durature sulle regioni di Nordovest e lungo le coste tirreniche. I venti e il moto ondoso dei mari saranno in generale attenuazione. Le temperature tenderanno a calare anche al Meridione, risulteranno complessivamente nella norma o leggermente al di sotto al Centro-Sud.
Da venerdì 8 marzo (Festa della Donna) non si esclude un'altra ondata di forte maltempo con precipitazioni intense, possibili criticità e altra neve: la tendenza meteo
La tendenza a partire da venerdì 8 marzo (Festa della Donna) resta ancora incerta. Gli ultimi dati a nostra disposizione confermerebbero, ad oggi, una nuova ondata di forte maltempo, pilotata da due perturbazioni atlantiche. La prima di queste (la n.4) in transito sulla Sardegna, al Centro-Nord, e più marginalmente al Sud peninsulare, tra venerdì sera e la giornata di sabato 9.
La seconda, più intensa della precedente (la n.5), attesa tra sabato sera e domenica 10 e con strascichi all’inizio della prossima settimana. Senza entrare troppo nei dettagli, data la distanza temporale, si prospetta l’arrivo di un altro ingente carico di precipitazioni per molte regioni italiane, soprattutto per quelle già pesantemente colpite dalle condizioni avverse degli ultimi giorni, Nord-Ovest in primis. Si profilano, dunque, nuove situazioni di grave criticità idraulica e idrogeologica, che potranno essere ulteriormente aggravate dalle abbondanti nevicate attese con queste due perturbazioni: mediamente intorno a 800-1200 metri al Nord, a quote superiori sull’Appennino centro-settentrionale. Seguiteci nei prossimi aggiornamenti.