Etna, la cenere preoccupa la città di Catania: da problema a (anche) risorsa?
La cenere dell'Etna preoccupa la città di Catania sia perché provoca un aumento delle polveri sottili e di conseguenza disturbi respiratori e problemi agli occhi, ma anche perché invade la città e i comuni vicini e ricopre tutto quello che incontra.
Etna, città di Catania in allarme per la polvere del vulcano
Dopo l'eruzione dell'Etna a Catania si fanno i conti con le conseguenze. La polvere del vulcano sta causando numerosi disagi e problemi. Dopo il superamento dei limiti delle polveri sottili in alcune aree di Catania, rilevato dall’Arpa, per esempio, è arrivata la valutazione di origine igienico-sanitaria sull’esposizione prolungata a particelle di cenere vulcanica. Dal rapporto emerge come la polvere, se respirata per lungo tempo, possa causare disturbi respiratori e problemi agli occhi ai cittadini.
Ecco perché, viste anche le alte temperature degli ultimi giorni, il sindaco Enrico Trantino ha emanato un’ordinanza di protezione civile “per rimuovere con azioni straordinarie le diverse migliaia di tonnellate di cenere ancora sparse nel territorio comunale". Occorre fare in fretta in modo da limitare i danni a cose e persone. Oltre a tutto occorre anche individuare un modo più veloce e rapido per liberarsi della polvere in eccesso, caduta sulla città, in quantità davvero eccezionali.
Polvere Etna: diventerà una risorsa nel prossimo futuro?
Secondo alcuni recenti studi, però, in un prossimo futuro tale polvere potrà essere considerata anche una risorsa. In che modo? Secondo uno studio dell'Università di Catania la polvere può essere una risorsa divenendo una materia prima di ottima qualità per la produzione di malta, isolanti termici, intonaci, fondi stradali, asfalti ed altri materiali. Pare inoltre che possa essere impiegata per produrre zeolite. Che cos'è? Si tratta di una sostanza utile per la depurazione di acque inquinate. Insomma gli usi potrebbero essere davvero numerosi. Oltre i disagi, che restano.