El Niño, i possibili effetti che avrà sull'autunno e sull’inverno: ci attendono ondate di caldo torrido
El Niño è tornato tra noi: la notizia è stata confermata dal NOAA, l'agenzia scientifica e normativa americana che si occupa di previsioni meteorologiche, monitoraggio delle condizioni oceaniche e atmosferiche e tracciamento di mappe dei mari. Stando agli studi degli scienziati e meteorologi ci attendono un 2024 "di fuoco" con gli effetti di El Niño che si faranno sentire durante il prossimo autunno e inverno.
NOAA lancia l'allarme El Niño Advisory: ondate di calore nei prossimi mesi
Il National Oceanic and Atmospheric Administration (NOAA) ha annunciato l'arrivo de El Niño. L'ultimo aggiornamento del El Niño-Southern Oscillation realizzato dal Center for Climate Prediction ha lanciato l'allarme "El Niño Advisory". L'agenzia scientifica e normativa statunitense che si occupa delle previsioni meteo, ma anche di monitorare le condizioni oceaniche e atmosferiche e di tracciare le mappe dei mari ha lanciato l'allarme: "le condizioni di El Niño sono presenti e dovrebbero rafforzarsi gradualmente nell'inverno dell'emisfero settentrionale 2023-24".
Gli scienziati e studiosi della Noaa spiegano come El Niño sia un fenomeno climatico naturale caratterizzato da temperature superficiali del mare più calde della media nell’Oceano Pacifico centrale e orientale vicino all’equatore, che si verifica in media ogni 2-7 anni. Gli impatti di El Niño sul clima si estendono ben oltre l’Oceano Pacifico. Anche Michelle L’Heureux, climatologa del Climate Prediction Center Noaa ha aggiunto:
A seconda della sua forza, El Niño può causare una serie di impatti, come aumentare il rischio di forti piogge e siccità in alcune località del mondo. Il cambiamento climatico può esacerbare o mitigare alcuni impatti legati a El Niño. Ad esempio, El Niño potrebbe portare a nuovi record per le temperature, in particolare nelle aree che già sperimentano temperature superiori alla media durante El Niño.
El Niño in arrivo: il 2024 l’anno più caldo mai registrato
Il passaggio de El Niño, un fenomeno climatico periodico che provoca un forte riscaldamento delle acque dell'Oceano Pacifico Centro-Meridionale e Orientale, è previsto tra il 2023 e il 2024. Sul finire della primavera 2024 gli effetti di questo fenomeno tenderanno fortunatamente a diminuire. Gli scienziati, che da tempo stanno studiando questo fenomeno climatico, hanno già avvisato che il 2024 potrebbe essere l'anno più caldo mai registrato spingendo ad un +1,5 gradi il riscaldamento globale. Un aumento da non sottovalutare, visto che avrà delle conseguenze determinanti sul clima mondiale causando problematiche climatiche gravi come la siccità, ma anche piogge torrenziali.
Adam Scaife, responsabile delle previsioni a lungo termine del Met Office britannico, ha dichiarato alla BBC News:
El Niño sta aumentando ora, ci sono stati segnali nelle nostre previsioni per diversi mesi, ma sembra davvero che raggiungerà il picco alla fine di quest’anno in termini di intensità. Un nuovo record per la temperatura globale l’anno prossimo è sicuramente plausibile. Dipende da quanto grande sarà El Niño: un grande El Niño alla fine di quest’anno, dà un’alta probabilità che avremo un nuovo record per la temperatura globale nel 2024.