Covid, qual è la differenza tra zona bianca e gialla
In vista del Natale e con un aumento considerevole dei contagi da Covid-19 è oramai una certezza il passaggio dalla zona bianca alla zona gialla in diverse regioni d'Italia. La pandemia da Coronavirus non demorde e la variante Omicron ha complicato ancora una volta tutto con la diffusione del virus che ha costretto diversi stati dell'Unione Europea ad un nuovo lockdown. Nel nostro Paese la situazione è ancora sotto controllo, ma le cose potrebbero peggiorare nelle prossime settimane visto che alcune Regioni hanno registrato un aumento dei ricoveri sia nei reparti ordinari che nelle terapie intensive.
Covid-19: aumentano i contagi e l'Italia torna in zona gialla
E' allarme Coronavirus in Italia a pochi giorni dal Santo Natale. Dopo Friuli Venezia Giulia, la provincia autonoma di Bolzano e la Calabria, altre Regioni sono prossime al passaggio dalla zona bianca in zona gialla proprio in concomitanza con le festività natalizie. Ma cosa cambia dalla zona bianca alla zona gialla?
Con il passaggio alla zona gialla torna l'obbligo della mascherina all'aperto e reintrodotto il limite di persone al tavolo di 4. Non solo, drastica riduzione anche in luoghi come cinema, teatri e sale da concerto dove la capienza si abbassa al 50% con un numero di spettatori che può superare i 1.000 per gli spettacoli al chiuso e soli 2.500 spettatori in caso di spettacoli all’aperto.
Cosa cambia per le manifestazioni sportive? In questo caso la capienza massima non può superare il 25% con un numero di spettatori pari a 2.500 per gli impianti all’aperto e a 1.000 al chiuso. Non cambia nulla per quanto concerne la scuola dove la presenza rimane al 100% e per gli spostamenti. Nessun limite, infatti, ai viaggi, spostamenti, nessuna chiusura di bar, ristoranti e attività commerciali. Le cose cambiano, in peggio, nel caso di passaggio in zona arancione o rossa.
Zona gialla: i parametri per il cambio di fascia
Ma cosa fa scattare il passaggio dalla zona bianca alla zona gialla? Il dato rilevante per il passaggio riguarda il numero dei contagi da Coronavirus. In caso di una incidenza di contagi superiore a 50 casi ogni 100mila abitanti, ma anche l'occupazione delle terapie intensive. Il campanello d'allarme è l'occupazione dei posti letto in terapia intensiva del 10% e in area medica del 15%.
Quando si passa dalla zona gialla a quella arancione? In questo caso le restrizioni aumentano se si registrano 150 casi ogni 100 mila abitanti, se nelle terapie intensive si oltrepassa il 20% di occupazione letto e se nei reparti ordinari si supera il 30%. Infine la zona rossa si presenta quando c'è una incidenza di 150 casi per 100 mila abitanti con occupazione letto nelle terapie intensive superiore al 30% e superiore al 40% nei reparti di medicina ordinaria.