Coronavirus: mascherine all’aperto e riapertura delle discoteche, cosa cambia dall'11 febbraio
Da domani, 11 febbraio 2022, nuovo passo verso un lento ritorno alla normalità dopo due anni segnati da lockdown e restrizioni dovute al Coronavirus. Niente più obbligo di mascherine all'aperto, anche se sarà necessario portarle sempre con sé per indossarle in caso di assembramenti. Tutti esentati durante l'attività sportiva. Riaprono le discoteche.
Covid: stop alle mascherine all'aperto
Venerdì 11 febbraio decade l'obbligo di indossare le mascherine all'aperto, indipendentemente dal colore delle Regioni (non soltanto in quelle in zona bianca). Rimane l'obbligo di portarle sempre con sé, pronti a indossarle in zone particolarmente affollate e in cui il distanziamento non è possibile oltre che, ovviamente, negli spazi chiusi.
Sono molti i virologi che hanno espresso parere favorevole sulla posizione del Governo, che sta così allentando le misure prese per tenere sotto controllo la pandemia. Anche Fabrizio Pregliasco, docente della statale di Milano, non ha dubbi sulla decisione del Governo, definendolo "un fatto atteso e necessario che va verso una normalizzazione e un'auto-responsabilizzazione di ognuno di noi in una condizione che oggettivamente sta migliorando. L'obbligatorietà della mascherina era una norma di passaggio. Quindi ci sta che ora possiamo toglierla. Facciamolo, ma con attenzione e prudenza".
Riapertura discoteche, seppur con capienza limitata
Il "ritorno alla normalità" prevede anche la riapertura delle discoteche, già da venerdì 11 febbraio. Potranno riaprire in tutte le zone, a eccezione delle Regioni in zona rossa (al momento nessuna). Per poter entrare in discoteca sarà necessario essere in possesso del Green Pass rafforzato e indossare la mascherina per accedere ai locali. La mascherina potrà essere abbassata per consumare cibi e bevande e mentre si balla. Per quanto riguarda la capienza, il limite non potrà superare il 50% per i locali al chiuso e il 75% per le discoteche all'aperto.
Ricambio d'aria e distanziamento in discoteca
Per garantire un accesso ordinato ed evitare assembramenti gli spazi devono essere riorganizzati, garantendo almeno due metri tra gli utenti che accedono alla pista da ballo. All'interno dei locali deve essere prevista la creazione di percorsi separati per l'entrata e l'uscita e la presenza di addetti alla sorveglianza che assicurino il rispetto del distanziamento interpersonale adeguato alla capienza del locale.
Nelle linee guida del Governo si legge anche che “in ragione dell’affollamento e del tempo di permanenza degli occupanti dovrà essere verificata l’efficacia degli impianti al fine di garantire l'adeguatezza del ricambio d'aria esterna secondo le normative vigenti. In ogni caso, l’affollamento deve essere correlato alle portate effettive di aria esterna. Per gli impianti di condizionamento, è obbligatorio, se tecnicamente possibile, escludere totalmente la funzione di ricircolo dell’aria. In ogni caso vanno rafforzate ulteriormente le misure per il ricambio d’aria naturale e/o attraverso l’impianto, e va garantita la pulizia, a impianto fermo, dei filtri dell’aria di ricircolo per mantenere i livelli di filtrazione/rimozione adeguati”.
Le operazioni inerenti la prenotazione, pagamento biglietto, ingresso e compilazione modulistica, dovranno essere eseguite preferibilmente online, per evitare eventuali code e assembramenti all'ingresso. L'elenco delle persone presenti nel locale dovrà essere conservato per 14 giorni e fornito alle Autorità sanitarie qualora si dovesse rendere necessaria un'attività di contact tracing.
Capienza negli stadi
Novità anche per quanto riguarda la capienza negli stadi. A partire dal 1° marzo la capienza salirà al 75% per le strutture all'aperto e al 60% per quelle al chiuso, come annunciato dal ministro Speranza e dalla sottosegretaria allo Sport, Valentina Vezzali.
Se la situazione epidemiologica lo consentirà, potrà anche essere avviato un percorso per portare la capienza al 100%. La gradualità è d'obbligo considerando che, nonostante la tendenza positiva, i numeri dell'epidemia sono ancora alti.