Clima, in 15 anni in Africa sestuplicato il numero di migrazioni interne
Il numero di migranti in Africa è cresciuto a dismisura negli ultimi 15 anni. Il motivo? La presenza di conflitti e violenze, ma anche per catastrofi naturali dovute al cambiamento climatico. Dati importanti a conferma che migrazione in Africa coinvolge un gran numero di migranti internazionali che si spostano sia all'interno che dall'esterno della regione. La situazione.
Africa, boom di migranti negli ultimi 15 anni
Stando ai dati forniti dal World Migration Report, l'Africa negli ultimi 15 anni ha visto sestuplicare il numero di migranti interni ed esterni. La maggior parte della migrazione internazionale avviene all'interno della regione. Dal 2020 al 2015 si è registrata una migrazione di circa 21 milioni di africani che vivevano in un altro paese africano. Non solo, il World Migration Report registra anche un aumento importante di africani passati da da circa 17 milioni nel 2015 a oltre 19,5 milioni nel 2020 che vivono in regioni diverse.
Questo numero sempre più crescente di migrazioni in Africa preoccupa per quelle che sono le condizioni economico-sanitarie di un'area che presenta delle grandi difficoltà in termini di sussistenza, identità cultura e legami sociali.
Africa, boom di migrazioni a causa delle calamità naturali
Con questo vortice di migrazioni l'Africa rischia di diventare sempre più vulnerabile. I dati condivisi sono chiari: dal 2000 la migrazione internazionale all'interno della regione africana è aumentata in modo importante. Dal 1990, il numero di migranti africani che vivono fuori dalla regione è più che raddoppiato. Nel 2020, la maggior parte dei migranti nati in Africa che vivevano fuori dalla regione risiedeva in Europa (11 milioni), Asia (quasi 5 milioni) e Nord America (circa 3 milioni).
I motivi legati a questa migrazione di massa sono sicuramente causati dai conflitti e violenza che hanno spinto 32,5 milioni di africani a migrare verso altri paesi. Tra loro l'80% ha deciso di stabilizzarsi in Repubblica Democratica del Congo, Etiopia, Nigeria, Somalia e Sudan.
Non solo, tra i motivi legati a questa migrazione di massa anche il gran numero di sfollati vittime dei cambiamenti climatici che hanno fatto registrare diverse catastrofi naturali e inondazioni. Basti pensare che tra il 2009 e il 2023 il numero di persone costrette a lasciare le proprie abitazioni a causa di calamità naturali è aumento di sei volte passando da 1,1 milioni a 6,3 milioni all’anno.