Caro carburanti: il taglio delle accise non ferma l'aumento dei prezzi della benzina
I mezzi per contrastare il caro carburanti paiono aver avuto poca efficacia: il taglio delle accise non ferma l'aumento dei prezzi della benzina. Cosa sta succedendo?
Caro carburanti, i prezzi al 3 maggio 2022: i dati
Nonostante la proroga del taglio delle accise e le azioni del governo per aiutare le famiglie e le imprese, non si ferma la crescita del prezzo della benzina. Secondo i dati raccolti ed elaborati dal Quotidiano Energia grazie alla comunicazione effettuata dai gestori all'Osservaprezzi del Ministero per lo Sviluppo economico (Mise), il prezzo medio nazionale praticato della benzina in modalità self è aumentato a 1,809 euro al litro. Il valore precedente era di 1,796. Il prezzo medio praticato del diesel self è pari a 1,828 euro al litro contro i precedenti 1,814 euro.
Per quanto riguarda i prezzi del servito, per la benzina ci si attesta su 1,948 euro al litro contro il valore precedente che era pari a 1,932. La media del diesel servito raggiunge 1,965 euro al litro contro il prezzo precedente che era pari a 1,948 euro. Risultano essere invece stabili i prezzi praticati del Gpl mentre scendono quelli del metano.
Proroga taglio accise: la decisione del governo
Lunedì scorso, 2 maggio 2022, in serata, il governo ha dato il via libera alla proroga del taglio delle accise. Il precedente decreto con cui ne veniva deliberato il taglio era in scadenza a inizio maggio. Ora, grazie alla proroga, è stato esteso all'8 luglio 2022. In questo modo pertanto si potrà continuare a beneficiare della riduzione di 25 centesimi sul costo del carburante che grazie all'effetto "a cascata" sull'Iva, si traduce in uno sconto alla pompa di 30,5 centesimi.