Candele e ghiaccio nei frutteti: lo spettacolo per proteggere gli alberi. VIDEO
Uno dei grandi pericoli che gli agricoltori devono affrontare in primavera sono le gelide notti che, a seconda del meteo e della posizione delle proprie coltivazioni, rischiano di mettere in pericolo il loro lavoro. E così da moltissimo tempo, in varie parti del mondo tra cui anche l’Italia, si tramanda una tradizione antica: accendere "candele" per proteggere le piante da frutta nelle notti particolarmente fredde. Succede, per esempio, in Alto Adige per proteggere i meli e succede anche in Slovenia - dove sono state filmate queste immagini - per salvare i ciliegi dal freddo.
Candele contro il freddo
Lo scopo è evidente: le fiamme sollevate da questi bracieri aiutano a non far scendere la temperatura sotto gli zero gradi, preservando così la pianta ed evitando che il raccolto dell’anno possa essere spazzato via dalle gelate. Le "candele" sono a tutti gli effetti dei piccoli bracieri, a volte persino rimpiazzate da stufe a pellet o da macchine "spara fumo". L’operazione viene svolta con estrema attenzione e cura, per evitare i bracieri possano causare pericoli ancora maggiori. E alla cura si accompagna la fretta: a volta è necessario lavorare tutta la notte in caso di peggioramento improvviso delle condizioni meteo.
Il gelo contro… il gelo
Non ci sono però solo le "candele" tra le strategie usate per proteggere i raccolti dal freddo. A volte per combattere il gelo si sfrutta… il gelo. Soprattutto nel caso dei meleti: i germogli vengono volontariamente coperti dal ghiaccio e questo crea una sorta di "bolla" intorno alle parti più delicate della pianta. Così facendo si riesce a controllare la temperatura mantenendola intorno agli zero gradi, salvando così l’albero e il suo prezioso raccolto.