Il campeggio, in inverno
Moltissime persone associano il campeggio ai mesi estivi e alla bella stagione, ma forse - soprattutto in questi ultimi anni e dall'arrivo della pandemia - questo rigido collegamento sta piano piano scomparendo. Dopo i lunghi lockdown e le restrizioni del 2020 e dell'inizio del 2021, l’estate appena conclusa ha registrato un boom delle richieste per il campeggio.
A questa impennata hanno contribuito anzitutto la voglia di stare all’aria aperta, la necessità di allontanarsi dal caos della città e il desiderio di ritrovare pace e serenità grazie al contatto con la natura. E ora che l'estate è finita la voglia di camping non pare affatto esaurita, e tanti italiani programmano una vacanza in mezzo alla neve all’aria aperta, sopportando pure il freddo e le condizioni climatiche che sulla carta non sono particolarmente adatte alla vita da campeggio.
Come saranno le vacanze invernali in camping?
Stare in mezzo alla natura tra le pinete imbiancate e l’aria fredda di montagna è uno scenario che incuriosisce molti viaggiatori. L’obiettivo in questo caso non è fare una semplice vacanza, ma di vivere un’esperienza nuova, coinvolgente, alla scoperta di un mondo particolare e per certi aspetti meraviglioso. Un tema spesso centrale per chi organizza queste escursioni è la sostenibilità: alloggiare nel bel mezzo di un bosco non solo permette di riscoprire il valore della natura, ma anche di rilanciare una forma di turismo più sostenibile e rispettosa dell’ambiente.
Ma cosa fare in campeggio quando fuori c’è la neve e le temperature sono decisamente poco gradevoli? Di base, è possibile svolgere tutte le attività che normalmente si fanno in montagna, come lo sci, lo skateboard, le lunghe passeggiate tra i boschi, le ciaspolate, i giochi con la neve per i più piccoli, ma anche accendersi un falò e godersi il silenzio della neve.
E se per molte di queste attività non c'è bisogno di attrezzarsi per campeggiare, oggi l'ambizione è di vivere queste esperienze in maniera nuova, più a contatto con la natura, ossia senza abbandonare la montagna durante la notte. In ogni caso è bene precisare che esistono anche campeggi molto attrezzati e in grado di garantire agli ospiti un livello di comfort quasi al livello degli alberghi.
Un turismo decisamente molto vasto
Le località italiane che offrono servizi di questo genere sono tante, soprattutto nelle zone di montagna, sia sulle Alpi sia sugli Appennini. Le due regioni più gettonate sono la Valle d’Aosta e il Trentino-Alto Adige, sfruttando anche gli impianti sciistici e le zone già di per sé molto frequentate durante il turismo invernale. Come è facile intuire, le destinazioni più frequenti sono ben diverse da quelle del periodo estivo, sia per le differenti condizioni climatiche ma anche per la voglia di visitare zone nuove, approfittando del panorama delle Dolomiti o delle Alpi innevate.
Esistono anche tipologie diverse di campeggio, e anzitutto occorre distinguere tra libero e organizzato. Nel primo caso il turista gode della massima libertà, e in maniera molto semplice posiziona la tenda dove preferisce, con la possibilità di potere dormire in posti unici, molto poco frequentati, a volte anche estremi e molto suggestivi. Al contrario, chi preferisce una soluzione più organizzata, a fronte del pagamento di una quota giornaliera, può usufruire di una serie di servizi più o meno ampia, capaci di garantire qualche comodità in più, pur non snaturando la tipologia della vacanza.
Esistono poi alternative più particolari, come per esempio il glamping, una sorta di campeggio glamour all’insegna dell’eleganza e della comodità. Si tratta di una tipologia di vacanza di moda soprattutto tra i vip e tra chi - pur amando la natura - non intende rinunciare al comfort e agli agi tipici degli hotel.
Camping a km0: da moda ad abitudine
Tra le mode sorte insieme al camping spicca il turismo di prossimità, ossia la scoperta di luoghi vicino a casa sconosciuti o poco frequentati. Molto spesso vengono realizzati dei percorsi naturalistici perfetti per il trekking o per una gita in bicicletta, con la possibilità di visitare borghi antichi, riserve naturali oppure oasi verdi. Questa forma di turismo è nata durante la pandemia di Covid-19, permettendo alle persone di uscire di casa e rilassarsi per qualche ora, o giornata, in totale sicurezza, rispettando il distanziamento e le misure necessarie per la prevenzione dal contagio.
Nonostante adesso sia di nuovo possibile ritornare alle vacanze più comuni tipiche del periodo pre-pandemia, il turismo di prossimità e il campeggio, anche nelle accezioni più innovative, stanno rimanendo in voga. Anche per il periodo invernale che ci aspetta, infatti, molti si stanno organizzando per vivere un’esperienza nuova in mezzo alla neve.