Bonus mobilità 2022: ecco le nuove regole per poterlo richiedere
È di nuovo tempo di bonus mobilità: a partire dalla parte centrale del mese di aprile si potrà infatti richiedere un’agevolazione per l’acquisto di mezzi sostenibili, abbonamenti per il trasporto pubblico o servizi di sharing per la mobilità elettrica.
Sarà possibile ottenere un credito d’imposta, fino a un massimo di 750 euro, rispettando una serie di requisiti tra cui l'avere sostenuto le spese nella seconda parte del 2020. L’obiettivo del governo e della misura è piuttosto intuitivo: favorire la transizione ecologica e promuovere l’utilizzo di mezzi di trasporto sostenibili e poco inquinanti in grado di abbattere le emissioni di anidride carbonica. In questo caso, però, sulla base di acquisti fatti oltre un anno fa, dunque come misura di ristoro più che di incentivo a nuovi acquisti.
Tutto quello che può essere oggetto del bonus
Ormai più di un mese fa, il 28 gennaio, attraverso un provvedimento del direttore dell’Agenzia delle Entrate è stato chiarito come si potrà procedere per ricevere l’agevolazione prevista dal Decreto Rilancio 2020 per l’acquisto di mezzi green o l’utilizzo di servizi per la mobilità sostenibile. Rientrano nelle spese che possono beneficiare del bonus quelle per l’acquisto di auto a basse emissioni, biciclette muscolari, monopattini elettrici ed e-bike. Ancora, sono comprese tutte le spese per gli abbonamenti al trasporto pubblico e per i servizi di mobilità condivisa o car sharing, peraltro sempre più utilizzati soprattutto nelle grandi città.
Per potere usufruire dell’agevolazione fiscale è necessario avere rottamato un vecchio veicolo, di categoria M1 oppure con emissioni di anidride carbonica molto elevate. Il veicolo deve necessariamente essere intestato da almeno un anno alla persona beneficiaria del bonus. Tutto questo con lo scopo di promuovere la transizione ecologica e ridurre il numero di veicoli circolanti con un tasso di inquinamento elevato. Insomma, la salvaguardia del nostro pianeta passa attraverso un cambiamento radicale nel settore dei trasporti, e le agevolazioni fiscali rendono - almeno nelle intenzioni - il processo più rapido e apprezzato dalle persone.
Come detto, a differenza delle versioni precedenti, il bonus consiste in un credito d’imposta con cifra massima pari a 750 euro che verrà utilizzo nella Dichiarazione dei redditi dell’anno 2022 e fruito non oltre il periodo di riferimento, attraverso una riduzione delle tasse da pagare.
Il limite principale di questo bonus è che fa riferimento alle spese sostenute in un periodo preciso del 2020: dal 1° agosto al 31 dicembre. Tutto ciò che è stato acquistato al di fuori di questo lasso di tempo non può in alcun modo essere scontato. Insomma, si tratta di un nuovo bonus solo da un certo punto di vista, e forse sarebbe meglio definirlo come l’epilogo del bonus mobilità del 2020 che ha determinato l’impennata nell’acquisto di monopattini elettrici ed e-bike con un giro d'affari ben superiore a quello che era stato preventivato. In pratica, ora si tratta di un'occasione supplementare per coloro che hanno già effettuato spese per la mobilità sostenibile e non hanno ancora beneficiato di alcuno sconto.
Come richiedere il bonus?
Per potere usufruire del bonus mobilità è necessario presentare una domanda per via telematica sull'apposita piattaforma web dell’Agenzia delle entrate, utilizzando il modello a disposizione. Se ne deve occupare il diretto interessato, oppure una persona incaricata, nel periodo che intercorre tra il 13 aprile e il 13 maggio 2022. Bisognerà specificare le spese sostenute nell’arco di tempo di interesse e, entro qualche giorno dalla scadenza ultima per la presentazione della domanda, verrà comunicata la percentuale di credito d’imposta spettante a ciascun beneficiario.
Quest’ultima viene definita in base al numero di domande pervenute, tenendo conto del limite complessivo stanziato di 5 milioni di euro. Nel caso in cui le richieste siano superiori alla soglia massima a disposizione, verrà erogata a tutti una percentuale inferiore al 100% della somma prevista. È bene precisare, infine, che possono richiedere lo sconto soltanto le persone fisiche e che i bonus non sono in alcun modo cumulabili: coloro che hanno già ottenuto un’agevolazione fiscale non possono presentare una nuova domanda avente la stessa spesa come oggetto.