Aria condizionata in auto, ecco quando si rischia la multa
Sapevi che tenere l'aria condizionata accesa in auto non è sempre consentito? Ecco quando possono scattare multe molto salate, addirittura fino a 444 euro.
Aria condizionata in auto, quando la multa
Non è una nuova legge, ma a quanto pare non tutti la conoscono: in alcuni casi, tenere accesa l'aria condizionata in macchina, fa scattare una multa. La norma è stata introdotta nel 2007, poi aggiornata nel 2010 e infine modificata anche lo scorso aprile, ma per molti rappresenta una sorpresa. Eppure l'articolo 157 del Codice della strada parla chiaro:
È fatto divieto di tenere il motore acceso, durante la sosta del veicolo, allo scopo di mantenere in funzione l’impianto di condizionamento d’aria del veicolo stesso.
Dunque se si è con l'auto in sosta non si può mantenere accesa l'aria condizionata. Attenzione, si parla di sosta e non di fermata o arresto, dunque l'aria condizionata può rimanere tranquillamente accesa senza farci incappare in spiacevoli multe se ci fermiamo a un semaforo oppure per consentire la salita o la discesa di un passeggero dall'auto. La sosta invece è la sospensione della marcia del veicolo protratta nel tempo senza ragioni legate al traffico o ai semafori.
Perché con l'auto in sosta non si può accendere l'aria condizionata?
La domanda ovviamente sorge spontanea: perché è vietato? L'obiettivo dell'Unione Europea è quello di ridurre le emissioni delle automobili e diminuire il tasso d'inquinamento nelle nostre città, che ha raggiunto livelli drammatici. Diminuire l'uso dell'aria condizionata è già di per sé un buon proposito, ma la legge di cui stiamo parlando si occupa solo indirettamente dell'impianto di climatizzazione. Si vieta, più in generale, di tenere in funzione un mezzo di trasporto se non ci sono motivi validi. L'aria condizionata, in favore di un po' di refrigerio, non è evidentemente un valido motivo, nemmeno in un'estate così calda.
L'Ue non ha definito specifiche sanzioni per i trasgressori ma ha invitato gli stati membri a definirle, per questo motivo variano a seconda del Paese in cui ci si trova. In Italia la legge è tra le più rigide in Europa, comminando ai trasgressori una multa che va da un minimo di 223 euro a un massimo di 444. Ma nelle varie capitali europee le cifre sono diverse e meno elevate. Nel centro di Madrid (città in cui la legge cambia a seconda del quartiere in cui ci si trova) la sanzione in media è di 100 euro, mentre Londra, che è fuori dall'Ue, punisce i trasgressori con soli 22 euro di multa.