Alluvione in Spagna, la strage della Dana: la rabbia e le speranze dopo la paura per il parcheggio allagato vicino Valencia
La rabbia e la pura attraversano la Spagna. La rabbia è quella di molti contro le istituzioni dopo che l’alluvione scatenata dal fenomeno meteo estremo Dana (Depresión Aislada en Niveles Altos) ha provocato oltre duecento morti, soprattutto a Valencia.
La folla contro Re e premier
La rabbia si sfoga al grido “Assassini!” contro il Re Felipe VI e la moglie Letizia Ortiz in visita a Valencia e contro il premier Pedro Sánchez che, raggiunto alle spalle da un bastone, si rifugia nella sua auto, assaltata poi dalla folla.
A scatenarla sono le prime allerte, i soccorsi e gli aiuti in ritardo, le decine di migliaia di sfollati e le vittime, tantissime (l’ultimo bilancio è di 217). Se ne temono ancora molte altre visto l’alto numero di dispersi e le scarse probabilità, purtroppo, di ritrovarli ancora in vita.
Speranze dopo la paura per il parcheggio allagato
La paura si era concentrata ora in particolare su un parcheggio. È quello da 1.800 nel centro commerciale Bonaire ad Aldaia, vicino Valencia. Il giorno dell’alluvione sarebbe stato frequentato da circa 650 persone. È stato completamente travolto e riempito dall’acqua che le idrovore hanno risucchiato via.
I primi sub dei Vigili del Fuoco che erano riusciti a entrare hanno raccontato: “È un cimitero con un numero di morti incalcolabile”. Poi si sono riaperte le speranze. "Non è stata trovata nessuna vittima dopo aver ispezionato 50 veicoli ritrovati nel parcheggio del centro commerciale Bonaire", ha dichiarato, come riporta il Corriere della Sera, il portavoce della polizia Ricardo Gutierrez.