Ridurre il consumo di zucchero fa bene alla salute mentale
L’eccesso di zuccheri nel sangue provoca una resistenza all’insulina che a sua volta può determinare una serie di disturbi cognitivi di vario genere, tra cui il morbo di Parkinson. Uno studio condotto dallo University College di Londra, pubblicato sulla rivista Scientific Report, ha messo in luce i benefici per la salute mentale di una dieta equilibrata, senza un consumo smodato di carboidrati.
Zucchero: un nemico per la salute fisica e mentale
L’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) consiglia un’assunzione di zuccheri che non superi il 5%-10% dell’apporto calorico complessivo. Infatti, dopo un pasto abbondante e ricco di carboidrati ci si sente in uno stato di apparente benessere, ma appena il livello di zuccheri nel sangue si abbassa si verifica l’effetto opposto, con stati d’ansia e depressione, oltre a problemi di concentrazione, memoria e apprendimento.
Dal punto di vista delle malattie mentali, lo studio già citato ha reclutato 10mila persone di età compresa tra i 35 e i 55 anni, evidenziando che il rischio di sviluppare disturbi mentali è del 23% più elevato nelle persone che consumano più di 67 grammi di zucchero al giorno (rispetto a chi ne consuma una quantità inferiore).
Tutto questo senza considerare che mangiare meno zuccheri riduce il rischio di malattie cardiovascolari, obesità, diabete, ipertensione, colesterolo alto e infiammazione cronica.