Voli di lunga durata: ecco cosa fare per proteggere l'organismo
Mentre si affronta un lungo viaggio in aereo, l’organismo viene sottoposto a uno stress prolungato che può causare danni di vario genere dovuti - per esempio - agli sbalzi di pressione. Per evitare spiacevoli inconvenienti, dunque, è bene seguire qualche piccola accortezza sia prima di imbarcarsi sia durante il volo.
Attenzione all'idratazione e alla circolazione
Uno dei problemi più frequenti che si possono manifestare durante un volo di lunga durata è la disidratazione. Si possono verificare sintomi come secchezza alla gola, al naso e agli occhi, perché il corpo tende a perdere liquidi più rapidamente a causa della pressurizzazione della cabina, per mantenere i giusti livelli di ossigeno. Per questo, già prima di imbarcarsi, sarebbe bene bere la giusta quantità di acqua, ma anche evitare assolutamente gli alcolici per scongiurare un effetto diuretico.
Sempre a causa della pressurizzazione si possono verificare disturbi come mal d’orecchio, mal di testa o sonnolenza, ma nella stragrande maggioranza dei casi questi sintomi tendono a regredire spontaneamente una volta superata la fase di decollo.
Più pericolosi sono invece i problemi all’apparato cardiovascolare: possono comparire formicolii, gonfiori alle gambe e mancanza di sensibilità nelle estremità corporee. Quando si superano le 4 ore di volo aumenta soprattutto il rischio di coaguli di sangue o di trombi. Per prevenire questi problemi è consigliato muoversi in cabina sgranchendosi spesso le gambe e se dopo il volo si percepiscono sintomi sospetti è consigliato consultare immediatamente un medico. In alcuni casi possono essere utili anche le calze a compressione (o calze da volo) perché promuovono il flusso sanguigno negli arti inferiori e verso il cuore.