Vivere con un cane o con un gatto peggiora la qualità del sonno
Condividere la casa con un amico a 4 zampe regala tantissime gioie ma può condizionare la qualità del riposo notturno ed è statisticamente associato a una maggiore possibilità di sviluppare disturbi del sonno. Lo sostiene un recente studio scientifico pubblicato sulla rivista Human-Animal Interactions, con il quale sono state indagate tutte le possibili conseguenze sul sonno che riguardano chi vive con un cane o un gatto.
I disturbi più frequenti
I gatti, con varie differenze in base alla razza, tendono a essere più attivi di notte rispetto al giorno e di conseguenza possono disturbare il riposo delle persone che abitano nella stessa casa. Un discorso simile vale per i cani, anche se le abitudini e la razza in questo caso fanno ancora di più la differenza.
È però indubbio che un animale tra le mura domestiche possa provocare rumori notturni, grattacapi aggiuntivi e - in alcuni casi - una certa dose di stress, disturbando la tranquillità notturna e quindi compromettendo la qualità del sonno. Tra le conseguenze più frequenti ci sono difficoltà nell’addormentarsi, frequenti risvegli durante la notte, crampi notturni, risvegli precoci eccetera.
Lo studio, come hanno spiegato gli stessi scienziati, non ha comunque tenuto in considerazione un elemento fondamentale, ossia dove dormono gli animali. È ovvio che il cane o il gatto che dorme nel letto con il padrone (o anche solo nella stessa camera) disturba molto più dello stesso animale posizionato nella sua cuccia in cucina, a distanza di sicurezza dalla camera.
Insomma, le variabili in gioco possono essere tante, ma rimane il fatto che avere un animale in casa se da un lato porta tanti benefici per la salute e per la proprio felicità dall'altro non è certo un toccasana quando si tratta di il riposo notturno.