I videogiochi migliorano l'attività cerebrale e le abilità cognitive: lo studio
Alcuni videogiochi sono in grado di migliorare i processi decisionali e di aumentare l’attività cerebrale. Insomma, una buona notizia per i gamer che passano diverse ore davanti a uno schermo, che vedono rafforzarsi l'ipotesi che alcuni videogiochi possano essere un ottimo allenamento cognitivo e un valido strumento di crescita personale. Sempre a patto, ovviamente, che non si esageri.
Lo studio scientifico nello specifico
Il mercato dei videogiochi vale oltre 2 miliardi di euro e coinvolge più di 15,5 milioni di persone solo in Italia, pari al 35% della popolazione compresa tra i 6 e i 64 anni. Questi numeri rendono giustizia a un fenomeno molto diffuso e che può determinare potenziali conseguenze negative per la salute tra cui depressione, sedentarietà, isolamento sociale, disturbi del sonno eccetera.
Ma ci sono anche aspetti positivi: secondo uno studio condotto dai ricercatori della Georgia State University e del Georgia Institute of Technology, i gamer sono in grado di svolgere attività cognitive in maniera più rapida ed efficace.
I risultati, pubblicati sulla rivista Neuroimage: Reports, infatti, mettono in luce una migliore capacità decisionale, con tempi di risposta ridotti dei giocatori rispetto a chi non pratica abitualmente videogiochi. E ancora, miglioramento dei processi cognitivi, capacità di problem solving e gestione delle situazioni di stress. I risultati sono stati comprovati dalle risonanze magnetiche funzionali sui partecipanti allo studio, le quali hanno evidenziato un maggiore livello di attivazione delle aree cerebrali durante alcuni specifici compiti cognitivi.
Ovviamente tutto questo vale solo per alcune categorie di videogiochi e se si gioca in maniera consapevole, senza eccedere con il numero di ore trascorse davanti allo schermo e con il giusto approccio emotivo.