Una vernice superbianca contro l'inquinamento
La tutela dell’ambiente è ormai da anni riconosciuta come una delle priorità sulle quali concentrarsi, e per questo motivo in tanti settori si stanno cercando soluzioni alternative per prodotti, processi e filiere, in modo che diventino più sostenibili e meno inquinanti. Un esempio concreto di questo trend è il caso della nuova cosiddetta vernice superbianca: grazie alle sue caratteristiche fisiche, è in grado di riflettere ancora più luce solare, riducendo l’assorbimento di calore e quindi garantendo temperature più basse per le superfici sulle quali viene applicata.
Il bianco per tenere fresca la casa
Fin da piccoli sappiamo che, durante l’estate e quando fuori fa caldo, è consigliato indossare indumenti di colore chiaro per rimanere più freschi. Questo accade perché il bianco riflette la luce dei raggi solari, e di conseguenza assorbe una minore quantità di energia e di radiazioni termiche. In sintesi, una superficie chiara accumula poco calore, e di conseguenza si scalda in maniera molto limitata. Come è facile intuire, accade l’opposto per i colori scuri e in particolare per il nero, che assorbe completamente le radiazioni solari e accumula una grande quantità di calore. Questo è il motivo per cui d'estate è più indicata una camicia bianca rispetto a una grigia scura oppure nera.
Questo principio è assolutamente valido anche per le pareti e le superfici di edifici e abitazioni: per mantenere un ambiente il più fresco possibile durante la stagione calda è consigliato dipingere le pareti con dei colori chiari o, meglio ancora, direttamente di bianco. Non è un caso, ovviamente, che l'edilizia dipinta di bianco sia affermata soprattutto in quei paesi dove d'estate il caldo si fa più pressante, e molto meno in quelli alle alte latitudini.
Il colore superbianco
Se fino a qualche tempo fa bisognava accontentarsi della classica vernice bianca, ora nei laboratori statunitensi della Pardue University è stata prodotta una vernice ancora più bianca, o meglio superbianca.
Da alcuni studi scientifici, in particolare, è emerso che questa vernice è in grado di mantenere una superficie a una temperatura inferiore fino a 10,5°C durante la notte e 4,5°C durante il giorno rispetto all'ambiente circostante. Quindi per mantenere una condizione climatica piacevole all’interno dell’edificio è sufficiente un minore utilizzo dell’aria condizionata, dunque ciò che se ricava è un risparmio energetico.
Il segreto di questa vernice innovativa, potenzialmente capace di garantire un bel passo in avanti in termini di sostenibilità, risiede in una sostanza in particolare: il solfato di bario. Questo composto chimico è utilizzato per la realizzazione di cosmetici bianchi e carta fotografica, e ha la peculiarità di non assorbire la luce ultravioletta.
Il confronto con le classiche vernici bianche
A livello estetico, la differenza tra una vernice bianca e una super è minima, tanto che a occhio nudo è molto difficile distingue la vernice superbianca dalle altre presenti in commercio. Dal punto di vista fisico-chimico, invece, la differenza è piuttosto marcata, ed è proprio in questo che risiede il beneficio.
Le vernici bianche oggi a disposizione sul mercato di solito hanno una capacità riflettente non superiore al 90%, mentre la nuova formulazione sviluppata a livello accademico è invece in grado di riflettere ben il 98,1% dell’irraggiamento solare, assorbendo solo un quinto dell’energia rispetto a quelle tradizionali (il 2% circa, rispetto al 10%).
L'impatto in termini di risparmio energetico
Come detto, grazie a questa sostanza ancora più bianca è possibile riflettere molta più luce solare, determinando un risparmio energetico significativo, stimato in una potenza media di 117 watt al metro quadrato. Facendo un semplice calcolo, verniciando con questa sostanza un tetto ampio un centinaio di metri quadrati si ottiene un risparmio pari a quasi 12 chilowatt di potenza necessaria per il raffrescamento. Insomma, l'impatto è superiore a quello di un comune impianto di aria condizionata utilizzato nelle abitazioni.
Il beneficio in termini di tutela dell’ambiente e riduzione dell’emissione di gas inquinanti è evidente, soprattutto immaginando un utilizzo su larga scala e per gli edifici di grandi dimensioni. Da uno studio è emerso, in particolare che utilizzare la vernice superbianca su tutti i tetti potrebbe ridurre l’emissione di anidride carbonica di una quantità compresa tra 600 milioni e 1,1 miliardi di tonnellate all'anno. Insomma, non è esagerato dire che il superbianco può essere un'arma in più a nostra disposizione contro cambiamento climatico e riscaldamento globale.
Naturalmente non manca però il rovescio della medaglia. I benefici derivanti dall’utilizzo di questa vernice tendono a diminuire nel caso in cui le pareti siano rovinate da smog, polvere, fuliggine, sporcizia o dalla semplice usura del tempo. Questi elementi, di fatto, riducono la percentuale di riflettività della sostanza superbianca, riducendone l'efficacia. Per impedire questa degenerazione, che potrebbe essere molto rapida soprattutto nelle aree più inquinate, è necessario un frequente lavoro di manutenzione, vanificando il risparmio economico sull’energia elettrica. Insomma, l’invenzione è di sicuro molto utile e può avere tantissime applicazioni , ma la sua delicatezza intrinseca va tenuta in considerazione, tanto che a oggi si sta lavorando per cercare di rendere il prodotto finale più funzionale alle necessità pratiche.