Vacanze di Natale 2021 - prenotazioni in calo, i dati di Confturismo-Confcommercio
Vacanze di Natale 2021: l'aumento dei contagi da Covid-19 segna un calo delle prenotazioni. A renderlo noto in queste ore è l'indagine resa nota da Confturismo-Confcommercio svolta dal 15 al 19 novembre 2021. L'allerta Coronavirus ha spinto i viaggiatori a congelare ben 11 milioni di prenotazioni in previsione dei ponti dell'Immacolata, Natale e Capodanno.
Vacanze di Natale 2021 a rischio? Il Covid gela le prenotazioni
Dati alla mano la quarta ondata di Covid-19 in Italia sta registrando le prime conseguenze. Se da un lato aumentano i contagi, i morti e i ricoveri in terapia intensiva, sale la paura e la preoccupazione tra gli italiani che avevano programmato le vacanze in vista del Natale 2021. Un mese fa erano 35 milioni gli italiani pronti a preparare le valigie per trascorrere un weekend fuori porta; un aumento considerevole rispetto allo scorso anno che avrebbe interessato il weekend dell'Immacolata, ma anche i giorni di Natale e Capodanno. A distanza di poche settimane però la situazione è cambiata a causa dell'impennata di contagi da Coronavirus che nel nostro Paese superano i 10mila giornalieri. Su 35 milioni di prenotazione ben 11 milioni sono state congelate, mentre 2,5 milioni sono le disdette già inviate dai viaggiatori. Il motivo? A spiegarlo è l'indagine condotta da Confturismo-Confcommercio in collaborazione con Swg: "è l'effetto 'freezer' che le notizie sull'aumento dei contagi Covid, quotidianamente diffuse, esercitano su una stagione invernale che doveva archiviare definitivamente la crisi, e invece si preannuncia ancora molto incerta".
Natale 2021 e Covid: prevale la paura e l'incertezza
A questi numeri vanno aggiunti anche 8,5 milioni di italiani che, causa Covid-19, hanno deciso di cambiare meta o di ridurre i giorni di vacanza che erano già al di sotto della media registrata nel 2019. Nonostante i contagi e l'allarme Coronavirus, circa 12 milioni di italiani non hanno alcuna intenzione di rinunciare alle proprie vacanze. Si tratta di uno zoccolo duro pari al 35% che, pandemia a parte, partiranno per le vacanze anche se nella maggior parte dei casi si tratta di vacanze a casa di amici e familiari. Una tipologia di vacanza che non andrà ad avere alcun impatto economico sui servizi turistici. Luca Patanè, il presidente di Confturismo-Confcommercio, ha sottolineato: "prevale l'incertezza, non la paura e per questo servono indicazioni chiare e immediate delle Autorità competenti sulle eventuali regole da adottare per affrontare in sicurezza le prossime festività; soprattutto per il popolo dei vaccinati, il più propenso e pronto a partire".
Intanto si è mosso anche Assoutenti facendosi portavoce di una proposta: "l'avvio di una alleanza operativa tra consumatori, industria, imprese, sindacati e Terzo settore" - affinché si possa creare un fronte comune indispensabile per evitare lockdown totali e nuove chiusure. Per questo motivo è fondamentale l'intervento del Governo che sta valutando la possibilità di inserire un super green pass e nuove restrizioni e regole indispensabili per arginare i contagi da Covid-19.
Furio Truzzi, presidente di Assoutenti, ha fatto sapere: "se l’Italia non vuole fare la fine dell’Austria o peggio di altri paesi e se si vuole salvare l’economia nazionale tutelando al contempo la salute pubblica l’unica strada percorribile è quella dell’obbligo vaccinale, e il Governo deve tenere conto delle richieste di sindacati, imprese e consumatori attivandosi in tale direzione senza più perdite di tempo".