Un fluido misterioso fuoriesce dai fondali marini in America: paura terremoti?
Un misterioso fluido si è diffuso sui fondali marini al largo della costa dell'Oregon, negli Stati Uniti e gli scienziati stanno indagando per capire la sua origine e le sue possibili implicazioni per la sicurezza sismica della regione.
Fluido misterioso fuoriuscito dal fondale marino, preoccupazione tra gli scienziati
Durante una missione di ricerca sottomarina condotta nel 2019, alcuni ricercatori dell'Università di Washington hanno notato una macchia scura sul fondo del mare a circa 80 chilometri da Newport, in Oregon. Analisi successive pubblicate all'inizio di quest'anno su "Science Advances" hanno rivelato che si trattava di un fluido non identificato, con caratteristiche chimiche e fisiche diverse da qualsiasi cosa mai registrata in quella zona. Uno dei primi indizi che ha fatto insospettire gli scienziati è stato il fatto che il fluido si trova in una zona sismicamente attiva, dove si sono verificati terremoti di magnitudo superiore a 8 in passato, ovvero nella cosiddetta zona di subduzione della Cascadia.
Si tratta di un importante sistema di faglie che attraversa la costa pacifica nordamericana dal Canada alla California. Altri indizi includono la sua consistenza simile a quella del miele e la presenza di bolle di gas al suo interno. Gli scienziati credono dunque che il fluido potrebbe essere collegato ad attività sismica e geologica nella zona e stanno pertanto studiando i dati raccolti per cercare di capire come si sia formato e come potrebbe influenzare la stabilità del terreno sottomarino.
Fluido misterioso dal fondale marino in USA: che cos'è?
La sorgente, rinominata Pythias Oasis, si è resa protagonista di uno studio approfondito che potrebbe fornire importanti informazioni sulle possibili implicazioni sismiche di fluidi simili su altre zone costiere del mondo. Infatti l'identificazione di altri fluidi affini a quello in questione potrebbe aiutare a prevedere il rischio sismico in alcune zone costiere e migliorare la sicurezza delle comunità locali. Tuttavia, gli scienziati stanno affrontando diverse difficoltà nello studio del fluido. Innanzitutto il campionamento diretto del fluido è stato finora impossibile a causa della sua consistenza densa e viscosa. Inoltre l'accesso alla zona è complicato a causa della profondità e della distanza dalla costa.
Per superare queste sfide, i ricercatori stanno utilizzando tecnologie avanzate come i veicoli sottomarini telecomandati e i sensori sismici per raccogliere ulteriori dati sulla zona e sul fluido. Gli scienziati stanno insistendo molto in questa ricerca poiché dai suoi risultati potrebbero emergere delle informazioni finora sconosciute sui terremoti, come ad esempio la previsione degli stessi. Ad oggi non è infatti possibile prevedere un evento sismico con certezza in base alle conoscenze geologiche in nostro possesso, ma capire l'origine di questo fluido misterioso potrebbe aprire nuovi scenari nel settore e - forse - cambiare alcuni modi di concepire l'attività del nostro pianeta.
Perché il fluido misterioso preoccupa
Al tempo stesso però il team di ricercatori è anche in apprensione poiché il fluido avrebbe una funzione lubrificante, un fenomeno che avviene con l'accumulo di stress del sistema di faglie, generando un sisma dannoso. Evan Solomon, professore di Oceanografia dell'Università di Washington e coautore dello studio, spiega meglio il senso di questa preoccupazione:
La zona di faglia del megathrust di Cascadia è come un tavolo da air hockey. Se la pressione del fluido è alta, è come se l'aria fosse accesa, il che significa che c'è meno attrito e le due placche possono scivolare. Se, invece, la pressione del fluido è inferiore, le due placche si bloccheranno e in quel momento può accumularsi lo stress. È qualcosa che non ho mai visto e, per quanto ne so, non è mai stato osservato prima.