Turismo 2025: la lista nera delle destinazioni secondo Fodor's
C'è purtroppo una località italiana in testa alla blacklist del sito Fodor's Travel, noto nel mondo per condividere liste di raccomandazioni sui viaggi. Una volta all'anno il produttore di guide turistiche stila una lista speciale denominata "No List" che ha l'obiettivo di segnalare le destinazioni "che soffrono di una popolarità insostenibile". Si tratta di mete turistiche molto popolari ed ambiti dai viaggiatori di tutto il mondo, ma che lottano nel tenere il passo con il turismo di massa.
Viaggi 2025, la blacklist di Fodor's Travel delle mete turistiche da evitare
Quali sono le mete inserite nella blacklist di Fodor's No List? Si tratta di località popolari, ma anche meravigliose, intriganti e culturalmente degne di note, ma molte di loro sono in calo sotto il peso della loro stessa importanza. Attenzione: la No List serve a evidenziare le destinazioni in cui il turismo sta esercitando pressioni insostenibili sul territorio e sulle comunità locali.
Ecco la classifica delle destinazioni che soffrono di una popolarità insostenibile secondo il sito Fodor's Travel:
- Agrigento, Sicilia, Italia;
- Isole Vergini Britanniche;
- Kerala, India;
- Kyoto, Giappone;
- Tokyo, Giappone;
- Oaxaca, Messico;
- Scozia Costa Settentrionale.
Fodor's Travel, le prime tre mete turistiche che iniziano a soffrire nel 2025
Le destinazioni inserite da Fodor's Travel nella No List 2025 sono mete turistiche molto famose ed ambite che secondo gli addetti ai lavori del settore potrebbero nel 2025 soffrire a livello turistico. Per questo motivo è necessario che funzionari e comunità inizino ad adottare misure proattive per affrontare le minacce incombenti prima che sia troppo tardi.
Tra i luoghi inseriti nella No List c'è la meravigliosa città di Agrigento in Sicilia che sarà la Capitale italiana della cultura nel 2025. Un titolo che sicuramente farà aumentare il numero di visitatori nei prossimi mesi, ma la zona sta affrontando una grave crisi idrica che potrebbe essere ulteriormente aggravata dall'aumento del turismo andando così a danneggiare i suoi tesori culturali.
La carenza d'acqua ha costretto alcune attività a chiudere, mentre centinaia di famiglie immagazzinano l'acqua in contenitori per usarla per lavare e cucinare. Piccoli hotel e pensioni stanno lottando per fornire un approvvigionamento idrico costante ai loro ospiti. "La situazione idrica nel capoluogo e nella provincia è diventata insostenibile, con frequenti interruzioni del servizio e turni di distribuzione insostenibili" si legge in una nota del Cartello Sociale di Agrigento.
Dopo Agrigento tra le mete turistiche che soffrono di una popolarità insostenibile nel 2025 ci sono le Isole Vergini Britanniche per il boom del turismo crocieristico. Nella prima metà del 2024, le Isole Vergini Britanniche hanno registrato un numero record di visitatori, guidato in gran parte da un'ondata post-pandemia di passeggeri delle navi da crociera.
I primi sei mesi del 2024 hanno registrato più di 683.000 visitatori, un aumento del 17% rispetto allo stesso periodo del 2023. I passeggeri delle navi da crociera rappresentano ora circa il 72% degli arrivi turistici totali. Al contrario, i numeri dei visitatori notturni rimangono quasi il 24% al di sotto del picco del 2017 di 243.000.
Questo cambiamento sta sollevando preoccupazioni, in particolare perché i turisti delle crociere tendono a spendere meno soldi a livello locale rispetto agli ospiti dei resort, che storicamente hanno portato la maggior parte delle entrate del turismo. Non solo, un altro tema riguarda le barriere coralline vittime del cambiamento climatico.
Tra i luoghi inseriti nella No List anche lo stato indiano del Kerala, "il Paese di Dio", simbolo del fascino tropicale dell'India. Nel 2023, lo stato ha accolto un numero record di 21,8 milioni di turisti nazionali e 649.057 visitatori internazionali, e le proiezioni per quest'anno mostrano numeri ancora più alti.
Nonostante il boom di turisti, c'è una mancanza di controllo generale del territorio che ha causato conseguenze mortali. A luglio, enormi frane hanno colpito i villaggi di Mundakkai e Chooralmala, causando oltre 400 vittime. Basti pensare che quasi il 60% delle 3.782 delle frane verificatesi in India tra il 2015 e il 2022 si sono verificate nel Kerala, con lo stato che sta diventando sempre più soggetto a disastri.