Le turbolenze in aereo sono in aumento a causa del cambiamento climatico
Il cambiamento climatico e il riscaldamento globale stanno determinando conseguenze anche sul traffico aereo a causa degli eventi atmosferici intensi che accadono durante i voli. Già in questi ultimi anni si sono registrati aumenti considerevoli delle turbolenze in varie tratte, ma a preoccupare sono soprattutto le proiezioni future: si stima che possano addirittura triplicare entro il 2050 (o al più entro il 2080), con tutte le conseguenze negative che ne deriveranno per il settore e in generale per i viaggiatori.
Un circolo vizioso che si autoalimenta
Le turbolenze si verificano quando, in assenza di nubi, masse di aria che si spostano a velocità differenti si scontrano. Il cambiamento climatico e l’effetto serra tendono a facilitare queste particolari condizioni meteorologiche, complicando il volo degli aerei.
Come spiegano gli esperti, non è aumentata solamente la temperatura dell’aria, ma sono diventare più frequenti e potenti le correnti a getto responsabili delle oscillazioni degli aerei.
Nella stragrande maggioranza dei casi questi fenomeni non causano danni alla salute dei passeggeri e rendono solo il volo un po’ meno piacevole. Raramente, però, può succedere che gli improvvisi cambi di direzione causino danni al velivolo o alle persone che si trovano a bordo.
Dati alla mano, sull’oceno Atlantico del nord le turbolenze sono più che raddoppiate dal 1979 a oggi. Per il futuro la situazione è destinata a peggiorare, soprattutto per le tratte che devono attraversare quest'area.
Tutto ciò, oltre a disturbare i passeggeri, ha un costo elevato per le compagnie aeree, costrette a cercare soluzioni per prevedere le turbolenze e ridurre al minimo i rischi. Inoltre gli aerei non solo subiscono le cause del clima che cambia, ma contribuiscono in modo significativo all’inquinamento dell’ambiente: il settore dell’aviazione è responsabile di circa il 2% delle emissioni di anidride carbonica di origine antropica a livello globale.