Treno soppresso o in ritardo? Ecco come ottenere il rimborso
Il recente deragliamento a Firenze - che ha portato alla cancellazione e ai ritardi di molti convogli in transito - ha risollevato la questione legata al risarcimento del biglietto ferroviario. Chi paga se il treno viene soppresso oppure subisce un ritardo importante? Ecco alcune cose che i passeggeri "malcapitati" che si trovano a fare i conti con questo genere di disservizio dovrebbero sempre sapere.
Disagi da treni soppressi o in forte ritardo
I disagi alla circolazione ferroviaria causati da deragliamenti - come quello che ha recentemente "bloccato" la circolazione sulla linea AV Firenze-Bologna spaccando di fatto l'Italia in due - ma anche da condizioni meteorologiche particolarmente avverse, o da cause di forza maggiore, come ad esempio uno sciopero del personale.
Se nei mesi invernali non è raro imbattersi in ritardi notevoli o cancellazioni dovute al forte maltempo o alla neve, con l'arrivo della stagione mite a mettere a rischio i regolari collegamenti possono essere piogge incessanti e allagamenti. Ne sanno qualcosa i tanti pendolari rimasti per diverse ore bloccati purtroppo nelle stazioni a causa dell'alluvione che ha colpito l'Emilia Romagna.
Indipendentemente dalle cause, che possono essere anche altre e varie e che possono portare alla cancellazione dei treni o a forti ritardi, non vi sono dubbi che le conseguenze siano drammatiche per tutti coloro che si vedono costretti a riprogrammare un viaggio o ripianificare le giornate, perché impossibilitati a raggiungere posti di lavoro, scuole o luoghi di vacanza. Come possono agire per garantirsi quanto meno un rimborso per tale disagio? Ecco le varie ipotesi.
Quando un treno viene considerato in ritardo e come ottenere il rimborso?
Se non vi sono dubbi sull'interpretazione di "treno cancellato" possono invece sorgerne in caso di ritardo. Quanti sono i minuti richiesti per poter accedere a eventuali rimborsi? Le varie compagnie ferroviarie prevedono tempistiche leggermente diverse, e in alcuni casi l'indennizzo può scattare già dopo mezz'ora di ritardo. È questo il caso dei treni Frecciarossa, Frecciargento e Frecciabianca di Trenitalia, per i quali viene riconosciuto un bonus pari al 25% del biglietto fin dalla prima mezz'ora di ritardo.
Ovviamente l'importo sale con l'aumentare dell'attesa, e per ritardi superiori alle 2 ore si avrà diritto al rimborso del 50%. Chi invece si trova a dover gestire un ritardo sul trasporto regionale Trenitalia potrà chiedere e ottenere il 25% del costo del biglietto se il ritardo è compreso tra 60 e 119 minuti, mentre oltre i 120 minuti avrà diritto a un indennizzo del 50%. Sul sito ufficiale Trenitalia è possibile visionare tutte le casistiche e compilare il form per il rimborso.
Anche i passeggeri che per i loro spostamenti scelgono Italo avranno diritto a un indennizzo del 25% per ritardi da 60 a 119 minuti o del 50% se superiore alle due ore, previa richiesta da effettuare attraverso la sezione Assistenza del sito ufficiale della compagnia ferroviaria.
I pendolari della Lombardia che usufruiscono dei servizi offerti da Trenord potranno beneficiare dell'indennizzo previsto in caso di ritardo sia in partenza, sia a destinazione del 25% o del 50% secondo le modalità già indicate sopra. Per richiedere il rimborso online è necessario collegarsi al sito ufficiale Trenord.
Per tutte le compagnie ferroviarie è necessario presentare domanda entro un anno dalla data in cui tale evento si è verificato, allegando il titolo di viaggio.
Rimborso integrale Trenitalia
Come comportarsi se il treno viene soppresso per sciopero, maltempo o neve? I motivi di cancellazione di un convoglio possono essere molte, e indubbiamente causano notevoli disagi agli utenti che potranno ottenere un risarcimento per i danni subiti. Nel caso di Trenitalia il rimborso integrale del biglietto spetta nei quando non si può iniziare il viaggio per ordine dell'autorità pubblica oppure quando Trenitalia prevede che il ritardo dell'arrivo nella destinazione finale sia superiore a 60 minuti rispetto all'orario previsto e l'utente non intenda iniziare o proseguire il viaggio utilizzando mezzi alternativi.
Spetta inoltre il totale risarcimento nei seguenti casi:
- il treno o i servizi cuccetta, vagone letto o cabina Excelsior sono soppressi
- quando il posto prenotato non è effettivamente disponibile o - per esigenze di servizio non prevedibili - il materiale utilizzato per il treno prenotato è diverso da quello della categoria cui appartiene il treno programmato o la classe o il servizio utilizzati sono inferiori a quelli cui fa riferimento il biglietto e il viaggiatore non intende iniziare il viaggio
- nel caso di assegnazione di posto cuccetta, vagone letto e cabina Excelsior diverso da quello indicato sul biglietto o mancanza di effetti letterecci fanno decidere di rinunciare al viaggio
- quando il titolo di viaggio acquistato sul sito e tramite il Call Center non viene consegnato entro l’orario di partenza previsto.
Nel caso in cui il biglietto totalmente non utilizzato sia quello di andata viene rimborsato integralmente anche quello di ritorno, se acquistato contestualmente. II rimborso integrale del biglietto Trenitalia va richiesto presso la biglietteria di stazione al momento in cui si è verificato l’impedimento al viaggio.
Rimborso totale Italo
I viaggiatori che scelgono Italo potranno ottenere l'integrale rimborso del biglietto se il treno deve ancora partire ed è previsto un ritardo superiore ai 60 minuti, o se viene soppresso in partenza. In questi casi è possibile rivolgersi direttamente alla biglietteria per vedersi rimborsato il costo del biglietto.
Nel caso in cui il biglietto sia di andata e ritorno e il ritardo o la cancellazione riguardino il treno di andata, si può richiedere il rimborso integrale di entrambi i viaggi, mentre se interessa la tratta di ritorno si può ottenere il rimborso integrale solo di quest'ultima.
Trenord, quando si ha diritto al rimborso integrale del titolo di viaggio?
Per la compagnia ferroviaria lombarda il diritto al risarcimento integrale del biglietto scatta quando le cause che hanno reso impossibile il viaggio siano imputabili all'azienda. Se invece è il viaggiatore a rinunciare alla trasferta l'indennizzo prevede una "trattenuta" del 10%.
Il diritto al rimborso totale per cause imputabili all'azienda scatta anche nel caso in cui il viaggiatore abbia già provveduto a obliterare il titolo di viaggio, purché il mancato utilizzo sia fatto constatare al personale Trenord. L'utente avrà 30 giorni di tempo dal verificarsi dell'evento per richiedere il rimborso all'azienda.