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Tornado in Italia nel 2015

In Puglia il maggior numero di eventi
Eventi estremi12 Febbraio 2016 - ore 15:20 - Redatto da Redazione
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Un altro anno è passato e dopo aver visionato le decine di segnalazioni che ci sono arrivate sulle pagine Facebook Tornado in Italia e Rete Meteo Amatori ed averne valutato l'autenticità - cosa non sempre facile date le numerose bufale che girano sul web - possiamo ora rispondere abbastanza precisamente alla domanda che, un po' per curiosità, un po' per passione, ci ha spinti ad iniziare questo progetto, ovvero: ”Quanti tornado toccano il suolo italiano ogni anno? Ebbene, nell'anno appena passato i tornado certi sono stati 19, un numero ben più basso rispetto ai 34 segnalati nel 2014! Tra tutti, il più (tristemente) famoso è sicuramente il “tornado di Dolo”. Formatosi da una supercella temporalesca, ha avuto una durata di circa 15 minuti e si è abbattuto sul territorio tra Pianiga, Mira e Dolo. Classificato come F4 (utilizzando la vecchia scala Fujita) dall'European Severe Storms Laboratory è stato il più intenso tornado del 2015 in Europa. I venti hanno probabilmente toccato i 300km/h e la traccia dei danni si è estesa per oltre 11km in lunghezza e fino ad un km in larghezza danneggiando circa 400 edifici, per diverse decine di milioni di euro di danni.Leggi anche:Come si misura l'intensità di un tornado?Cosa fare in caso di Tornado

'Ci sono tornado italiani e tornado americani..' sarà vero?

Assolutamente no, le leggi della fisica sono uguali in ogni parte del mondo! Ma vi sono due principali tipologie: i tornado mesociclonici e quelli non mesociclonici. Un tornado si definisce mesociclonico quando la nube temporalesca o cumulonembo, da cui è originato, ha un mesociclone. Ma cos’è un mesociclone? Ogni nube temporalesca possiede a grandi linee due correnti, una ascendente e una discendente. Si parla di mesociclone quando la corrente ascendente ruota (di solito in senso antiorario nel nostro emisfero). Il mesociclone non è altro che l’area in cui avviene la rotazione. Il cumulonembo viene in questo caso chiamato “supercella”. I tornado così formati sono in genere i più potenti ed intensi. E i tornado non mesociclonici? Questi non hanno bisogno di una supercella, ma possono formarsi da un qualsivoglia cumulo congesto o cumulonembo. Un tornado non mesociclonico si chiama landspout. Il landfall avviene quando una tromba marina (un tornado formatosi sul mare o su un lago) tocca la terraferma. Per convenzione una tromba marina che tocca la costa (e dunque “fa landfall”) viene classificata come tornado.

Quanti tornado per regione?

Quest'anno la regione che ha registrato il maggior numero di eventi è la Puglia, colpita da ben 5 tornado, a seguire il Veneto e la Liguria in cui ne sono stati registrati 3. Il Veneto è stata inoltre l'unica regione in cui si sono verificati tornado mesociclonici, ben 2. Di certo non un caso. Se si considerano invece sia gli eventi del 2014 che quelli del 2015 Puglia e Veneto hanno fatto registrare 8 eventi ciascuno.

Dei 19 tornado dell'anno appena passato solo 2 hanno origine mesociclonica, tutti e due gli eventi sono avvenuti in Veneto. Prendendo invece in esame tutti gli eventi (2014 e 2015) 9 di questi hanno avuto origine mesociclonica e 44 non mesociclonica.> Tornado o DownBurst? > Come si misura l'intensità di un Tornado?

Purtroppo ancora pochi, a livello matematico due anni di dati e 53 eventi in archivio non sono abbastanza per calcolare una media attendibile e fare analisi più approfondite. Possiamo, per ora, solo ipotizzare che il numero medio dei tornado che ogni anno si verificano sul suolo italiano andrà a situarsi in un range di 20/30 eventi. Si possono inoltre abbozzare alcuni confronti con gli eventi americani. Innanzitutto secondo i dati NOAA per gli USA, dal 1950 al 2014, sono stati circa 58'000 i tornado ed il 25% di questi è stato classificato con un grado pari o superiore all'EF2 della scala Fujita. Facendo un paragone con i nostri dati a disposizione, scopriamo che solo 3 eventi su 53 hanno raggiunto o superato il grado EF2, indicativamente un 6%. Ora, premesso che questo dato debba essere utilizzato in modo indicativo, poiché affetto da un errore molto elevato, (serve infatti una serie storica ed un numero di eventi molto molto maggiore) è piuttosto probabile che il 25% sia difficilmente raggiungibile. Possiamo dunque fare un altro confronto che cerca di trovare una risposta al perché di questa differenza tra l'intensità dei tornado in Italia e quelli nelle Plains. Sappiamo che i tornado si dividono in due tipologie: mesociclonici e non mesociclonici e che i tornado mesociclonici sono quelli più violenti, è perciò logico pensare che la percentuale dei tornado mesociclonici in USA sia maggiore che da noi; ed effettivamente è così. Da uno studio di Robert Trapp su quasi 4000 tornado dal 1998 al 2000 si evince che oltre il 75% di questi si forma da una supercella. Un numero molto maggiore al seppur parziale e provvisorio 17% che risalta dai nostri dati.

Tromba marina fotografata il 15 agosto 2015 da Genova dallo Zenastormchaser, un gruppo di cacciatori di temporali liguri.Infine una curiosità, anche questa da prendere a grandi linee. Utilizzando i nostri dati degli ultimi due anni si può facilmente calcolare che in media il Veneto è stato colpito da un tornado ogni 4.600 km quadrati. Molti più che in Texas, dove, sebbene se ne verifichino in media 112 all'anno (fonte NOAA, serie dal 2005 al 2014) data la notevole estensione, se ne forma uno ogni ben 6200 km quadrati; ma molti molti meno che in Kansas che annualmente viene interessato da un tornado ogni 2100 km quadrati!Lavoro realizzato da Stefano Salvatore e Federico Baggiani

Leggi anche:• Tornado del 2014: il resoconto• Tornado tra Dolo e Mira, in provincia di Venezia • Tornado a Venezia: la testimonianza di Valentina Abinanti • Cosa fare in caso di tromba d'aria? • Come si misura l'intensità di un Tornado?

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