Tempesta geomagnetica provoca aurore boreali anche in Europa
Una forte tempesta geomagnetica si è scatenata ieri, provocando delle aurore visibili negli Stati Uniti, nel Nord Europa e anche in alcune zone della Francia.
Tempesta geomagnetica del 23 aprile 2023, causate aurore boreali
Ieri, 23 aprile, alle 19:37 ora italiana una massiccia espulsione di massa coronale ha colpito il campo magnetico terrestre, scatenando una violenta tempesta geomagnetica di classe G4 e producendo aurore luminose visibili in Europa e negli Stati Uniti. La CME (coronal mass ejection) è stata provocata dalla fuoriuscita di un grande filamento magnetico attraverso l'emisfero meridionale del Sole. Subito dopo l'eruzione, la US Air Force ha rilevato forti esplosioni radio solari di tipo II e tipo IV, che si sono verificate quando l'espulsione di massa coronale attraversava l'atmosfera solare. Le immagini dei coronografi Soho hanno confermato la CME, a cui è seguita la sua direzione verso la Terra.
Che cos'è una tempesta geomagnetica?
Le tempeste geomagnetiche sono spesso associate alle aurore polari, che sono state così luminose durante questo evento che erano visibili anche da aree urbane molto illuminate in Europa e negli Stati Uniti. Le aurore sono provocate da particelle ad alta energia che vengono nel campo magnetico terrestre e interagiscono con gli atomi dell'atmosfera terrestre.
L'espulsione di massa coronale da cui nascono le tempeste geomagnetiche vengono spesso innescate dalla fuoriuscita di un filamento magnetico, com'è avvenuto anche in questo caso. I filamenti sono sottili strutture lunghe che si estendono sulla superficie del Sole e possono occasionalmente provocare eruzioni di materiale solare nello spazio. Un'espulsione di massa coronale è un'espulsione di materiale dalla corona solare, costituita principalmente da elettroni e protoni sotto forma di plasma. Quando questa nube raggiunge la Terra, può disturbare la sua magnetosfera, causando blackout temporanei nelle reti elettriche o nei sistemi satellitari di comunicazioni.