Tari 2024, quando si paga? Le scadenze e il calcolo della tassa sui rifiuti
Al via i pagamenti della prima rata Tari 2024. In diversi comuni d'Italia, infatti, sono già stati notificati gli importi da pagare. Quali sono le novità in arrivo per la Tari 2024, ma soprattutto chi è tenuto al pagamento della tassa sui rifiuti, quali sono le date di scadenza e chi è esonerato?
Tari 2024, cosa è? Scadenza e novità
La Tari è la tassa sui rifiuti, è una tassa relativa alla gestione dei rifiuti in Italia destinata a finanziare i costi del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti, a carico dell'utilizzatore. In questo caso parliamo di tassa e non imposta, in quanto il pagamento è dovuto alla correlazione con il servizio offerto.
Ma passiamo alla scadenza del pagamento della Tari 2024 che generalmente è fissata per il 16 giugno, anche se ci sono Comuni che prevedono una prima scadenza anche ad aprile. Non solo cambia anche la modalità di pagamento: alcuni Comuni prevedono due rate, mentre altri offrono al cittadino anche la possibilità di pagarla in quattro comode rate o in un'unica soluzione.
Il calendario delle scadenze di pagamento della Tari 2024 è deciso dall'ente locale e per questo motivo per avere un calendario preciso con le date di scadenza è consigliato controllare le informazioni presso il proprio Comune di residenza. Va detto che ogni Comune deve rispettare due regole:
- la possibiltià di offrire un pagamento anche rateale;
- il versamento della rata finale dopo il 30 novembre o dopo la pubblicazione delle nuove tariffeper l’anno in corso.
Dati alla mano la scadenza del pagamento della Tari 2024 è fissata secondo le seguenti tempistiche in buona parte dei Comuni italiani:
- una prima scadenza entro aprile;
- una seconda scadenza entro luglio;
- il saldo finale entro la fine dell’anno, solitamente entro metà dicembre.
Chi deve pagare la Tari 2024 e come viene calcolata?
Chi è tenuto al pagamento della Tari 2024? Non cambiano le regole generali relative a chi è tenuto a pagare la tassa sulla raccolta e smaltimento dei rifiuti. Il pagamento della tassa rifiuti è legato al possesso o la detenzione di qualsiasi tipo di locali o aree scoperte operative, suscettibili di produrre rifiuti. Il comma 641 della Legge di Stabilità 2014 stabilisce: "Il possesso o la detenzione a qualsiasi titolo di locali o di aree scoperte, a qualsiasi uso adibiti, suscettibili di produrre rifiuti urbani. Sono escluse dalla Tari le aree scoperte pertinenziali o accessorie a locali tassabili, non operative, e le aree comuni condominiali di cui all’articolo 1117 del codice civile che non siano detenute o occupate in via esclusiva".
Il comma 642 della stessa legge determina chi sono i soggetti passivi della Tari: "La Tari è dovuta da chiunque possieda o detenga a qualsiasi titolo locali o aree scoperte, a qualsiasi uso adibiti, suscettibili di produrre rifiuti urbani. In caso di pluralità di possessori o di detentori, essi sono tenuti in solido all’adempimento dell’unica obbligazione tributaria". In breve il pagamento della tassa sui rifiuti è dovuto a tutte quelle persone che posseggono o detengono un immobile o un'area e producono rifiuti. Ma cerchiamo di capire come viene calcolata la tassa sui rifiuti.
Per quanto concerne il calcolo della Tari 2024 vanno considerate: una quota fissa ed una quota variabile e l’importo complessivo è determinato in relazione sia alle caratteristiche dell’immobile che a quelle del nucleo familiare. Infine ci sono alcune persone che possono richiedere il bonus Tari, il cosiddetto bonus sociale del decreto Fiscale 2020 che richiede: la presenza di un nucleo familiare con reddito Isee non superiore a 9.530 euro ed è destinato famiglie numerose, con almeno quattro figli a carico, con Isee fino a 20.000 euro.