Supercelle temporalesche, cosa sono e perché si verificano in Pianura Padana. VIDEO
Tra le tante e sgradite sorprese che il cambiamento climatico sta portando in Italia ci sono anche le cosiddette “supercelle” temporalesche, che in questi giorni si sono abbattute sulla Pianura Padana. Si tratta - riporta Sky TG24 - di fenomeni brevi e intensi, capaci di causare gravi danni come accaduto in questi giorni in Lombardia, Veneto e Friuli. Si tratta di un fenomeno comune in alcune zone del mondo, come per esempio le grandi pianure degli Stati Uniti, e che dagli anni Novanta si stanno verificando anche con crescente frequenza nel bacino del Mediterraneo.
Supercelle: cosa sono e come si formano
Come spiegato a Repubblica da Marcello Miglietta, dirigente di ricerca dell’Istituto di Scienze dell'Atmosfera e del Clima, la “supercella” si forma quando a una normale cella temporalesca si aggiunge “un ingrediente in più”: rispetto a una normale cella, infatti, “il vento non è costante con la quota ma tende a intensificarsi. Nel normale temporale, nella fase di dissolvimento l’aria più calda viene trascinata verso il basso e va a raffreddare l’aria più fredda, nella supercella questo non succede perché il vento ha un’inclinazione trasversale”. E questo può causare “fenomeni più violenti: “grandine, tornado e downburst, cioè raffiche di vento discensionali con moto verticale”.
Perché si sono create in Pianura Padana
Nelle scorse settimane, le ondate di caldo causate dall’anticiclone africano hanno fatto accumulare molto calore e umidità negli strati più bassi della Pianura Padana. Appena questa massa d’aria calda è entrata in contatto con aria fredda, si sono create le condizioni per la nascita di supercelle che hanno scaricato un’enorme quantità di energia sotto forma di nubifragi, grandine e trombe d’aria. “Le supercelle si cono sempre state, ma è chiaro che con le ondate di calore e soprattutto con il notevole aumento delle temperature del mare si sviluppa più energia e quindi più fenomeni intensi”, ha spiegato ancora Miglietta.