Lo stress danneggia l'intestino: lo confermano nuove evidenze scientifiche
Si dice spesso che si "ragiona con la pancia", o che stati d’ansia o di depressione possono colpire negativamente l’apparato digerente. Ma quanto c’è di vero? Molto: una nuova ricerca scientifica pubblicata sulla rivista Cell, per esempio, ha individuato un meccanismo biologico che lega lo stress psicologico all’infiammazione intestinale.
Lo studio è stato condotto presso l’Università della Pennsylvania su dei topi, valutando in che modo il rilascio degli ormoni dello stress (glucorticoidi) da parte del cervello incida sul livello di danno e infiammazione del tratto intestinale.
Cosa determina lo stress sull'intestino
L’intestino è tra gli organi più sensibili del nostro corpo: è sensibile ai cambi di stagione, alle variazioni della dieta e anche agli stadi d’animo. In particolare, le condizioni di stress alterano le funzioni metaboliche, favorendo l’insorgenza di disturbi di digestione, gastriti, reflusso gastroesofageo, variazioni nel senso di fame eccetera.
La prova scientifica arriva dallo studio statunitense, che ha confermato questo legame attraverso un’indagine condotta su 63 persone. Raccogliendo e analizzando campioni di tessuto del colon, si è visto che i più stressati avevano maggiori danni intestinali e un aumento dei marcatori infiammatori, esattamente come osservato nei topi.
Questa evidenza scientifica apre le porte a nuovi trattamenti per la malattia infiammatoria intestinale, il colon irritabile e altre patologie a carico del tratto digerente. Ma soprattutto ci ricorda che ridurre il carico di stress è utile al nostro benessere generale, pancia inclusa.