Strappare il muschio dai boschi è una pessima idea (e può costare molto), ecco perché
Quando arriva il Natale si pensa, tra le tante cose, al presepe; e quando si pensa al presepe è impossibile non pensare anche al muschio. Ma state molto attenti, perché strapparlo dai boschi è davvero una pessima idea e vi spieghiamo perché.
Strappare il muschio dai boschi, si può fare?
Tutti conosciamo il muschio e, pur se ne esistono svariati tipi, sappiamo riconoscerlo quando lo vediamo nei boschi o sulle rocce. Sono moltissimi coloro che nel periodo natalizio, vedendolo, lo prelevano per abbellire i propri addobbi o il presepe utilizzandolo come finto prato dato il suo colore e la sua consistenza. Ma siete sicuri di sapere davvero che cosa sia il muschio? Se sì, allora saprete anche perché vi conviene lasciarlo lì dov'è quando lo vedete in natura. Il muschio è un organismo vegetale appartenente alla famiglia delle briofite e, com'è noto, si forma nelle zone umide come il sottobosco o sulle rocce, ma anche sulle cortecce degli alberi.
Al contrario di quello che qualcuno può credere, il muschio non è dunque un parassita, anzi! La sua funzione è vitale per l'intero habitat in cui si colloca, in quanto favorisce la germinazione dei semi e trattiene l'acqua piovana e l'umidità dell'aria, proteggendo così anche il terreno sottostante nei periodi di abbondanti precipitazioni. Funge inoltre anche da bioindicatore, in quanto la sua presenza e il suo aspetto segnalano la qualità della salute dell'ambiente. Elencate tutte queste meravigliose capacità del muschio, risulterà estremamente semplice comprendere come mai strapparlo significhi togliere alla natura e all'ecosistema un validissimo alleato per la sua sopravvivenza. Per questo motivo la legge regola il prelievo del muschio, applicando particolari limiti e modalità come chiarito dall'articolo 63 della legge forestale.
Questi limiti e queste modalità variano in base alla regione di pertinenza, così come le sanzioni. Dunque prendere il muschio è sempre illegale? No, bisogna informarsi su quelli che sono i limiti regionali della raccolta dei prodotti del bosco e, soprattutto, bisogna riconoscere le specie di muschio protette per le quali il prelievo è sempre vietato. In alcune regioni come la Valle d'Aosta, ad esempio, prendere il muschio (così come specie di flora spontanea autoctona, di felci e licheni opportunamente classificate) va incontro a una multa pari a 20 euro per ogni stelo fiorifero, fino a un massimo di 120 euro. L'estirpazione di queste specie poi comporta una sanzione da 30 euro per ogni pianta, fino a un massimo di 180 euro. Riconoscere le specie protette è un lavoro difficile, quindi il consiglio è quello di non correre rischi evitando di raccogliere i muschi nei boschi, riutilizzando invece quello secco degli anni precedenti o acquistando quello sintetico.