5 consigli e accorgimenti per non sprecare il cibo
Lo spreco di cibo andrebbe sempre evitato, tanto più in questo periodo in cui il bilancio familiare impone costante attenzione al risparmio. I dati sullo spreco alimentare pro-capite sono allarmanti: cosa possiamo fare per evitare di far finire le nostre provviste nella pattumiera? Ecco alcuni consigli.
Spreco del cibo in Italia nel 2023
Il rapporto 2023 di Waste Watcher International - su monitoraggio Ipsos - riporta ancora una volta dati allarmanti sullo spreco alimentare nelle case degli italiani. Dal report emerge che - nonostante vi sia stata una riduzione del 12% rispetto al 2022 - il cibo che finisce nella pattumiera è ancora moltissimo ed ha un costo complessivo di 6.48 miliardi.
Nel solo mese di gennaio 2023 sarebbero finiti tra i rifiuti in media 524,1 grammi pro capite di cibo a settimana, una quantità "mostruosa" che equivale a 27.253 kg annui.
All'impatto economico che questo enorme spreco ha sul bilancio familiare si aggiunge quello ambientale, legato alle emissioni di Co2 e H2O. La "fotografia" che emerge dal rapporto mostra come il nostro Paese paghi ancora oggi un prezzo molto alto per gli scarti alimentari. Il costo del cibo, che comunque abbiamo pagato, va ad aggiungersi infatti alle spese per lo smaltimento di rifiuti eccessivi e alle emissioni nocive per l'ambiente.
Ma come ridurre gli sprechi alimentari? Ecco qualche consiglio.
Compra solo ciò che serve
Uno dei primi fattori che determinano gli sprechi alimentari è legato ad acquisti spesso eccessivi rispetto ai reali bisogni familiari. Prima di recarsi al supermercato sarebbe importante pianificare i pasti, e verificare quali alimenti sono terminati. Una volta giunti nel punto vendita poi sarebbe opportuno evitare di cedere alla tentazione di acquistare alimenti in offerta speciale, se ci rendiamo conto che non riusciremo a consumare i prodotti freschi acquistati prima della scadenza.
Conservare correttamente i prodotti
Al ritorno a casa evitare di collocare i nuovi prodotti - appena acquistati - davanti a quelli già presenti in frigo o in dispensa. Questa cattiva abitudine potrebbe causare un deterioramento dei prodotti più vecchi, costringendoci poi a gettarli nella pattumiera. Controllare le date di scadenza e disporre davanti gli alimenti più vecchi e da consumare per primi può ridurre notevolmente gli sprechi.
Leggere correttamente le etichette dei cibi
Una confezione di alimenti è rimasta a lungo in dispensa e leggendo l'etichetta scopri che riporta una data ormai passata? Se la data è preceduta dalla dicitura "da consumare entro" l'alimento dovrà necessariamente essere gettato perché non è più sicuro da mangiare, mentre se c'è scritto "da consumare preferibilmente entro" molto probabilmente potrà ancora essere utilizzato (soprattutto se la data di scadenza è di appena qualche giorno prima).
Preparare le giuste quantità di cibo
La preparazione dei piatti dovrebbe sempre essere quantificata sulla base dei commensali, così da evitare di trovarsi a gestire gli avanzi di cibo. Nel caso in cui ciò non sia possibile - perché ad esempio vi sono degli invitati - è importante provvedere a sistemare gli avanzi a fine pasto.
Alcuni alimenti possono essere congelati o messi sottovuoto, e riutilizzati in un secondo momento, mentre altri si prestano benissimo alla realizzazione di altri piatti. Riciclare gli avanzi come ingredienti per un altro pasto in famiglia è un'ottima idea per ridurre gli sprechi.
Fare del compost con gli scarti alimentari
Quando un alimento è scaduto o comunque non è più idoneo al consumo alimentare è possibile utilizzarlo per preparare del compost. Con un impianto di compostaggio domestico è possibile creare dell'ottimo terriccio partendo dai rifiuti alimentari, che potrà essere poi impiegato per nutrire le piantine dell'orto o per arricchire le fioriture delle piante in vaso.