Quando si spegne il riscaldamento? Le proroghe a causa del freddo persistente
Visto il freddo persistente e le temperature ancora piuttosto rigide durante le ore serali e notturne, diversi comuni hanno deciso di prorogare di qualche giorno il limite massimo per lo spegnimento dei sistemi di riscaldamento centralizzati. In molte aree geografiche – inclusa la capitale – gli impianti sono rimasti eccezionalmente accesi durante le feste pasquali e in alcuni casi sono tutt’ora funzionanti nell’attesa che si rialzino le temperature e ritornino in linea con la media del periodo.
Ogni Comune ha le proprie regole
Di norma, il periodo dell'anno in cui è possibile utilizzare gli impianti di riscaldamento varia in base alla zona climatica di appartenenza. Il 23 marzo si sarebbero dovuti spegnere i termosifoni nelle zone A, B e C, poi il 7 aprile nelle zone D ed E. Soltanto nella zona F, che include comuni montani, non sono presenti limitazioni.
In base all’andamento delle temperature annuali - e a seguito di perturbazioni particolarmente intense - ci possono essere delle variazioni sulle regole standard, concretizzati attraverso specifici decreti oppure ordinanze.
Questo è proprio ciò che sta succedendo, con molti casi di proroga soprattutto nel centro e nel nord Italia. Per esempio, il sindaco di Verona ha firmato un provvedimento che permette di tenere accesi gli impianti fino al 17 aprile compreso, a Livorno sarà possibile utilizzare i sistemi di riscaldamento centralizzati fino al 16 aprile. Ancora, a Terni fino al 15 aprile, a Venezia fino al 18 aprile, a Potenza addirittura fino al 30 aprile.
Insomma, conoscere la zona climatica di appartenenza non è sufficiente. Per sapere quando diventa obbligatorio spegnere gli impianti è bene tenere monitorati i siti della regione di appartenenza e del proprio comune, soprattutto quando le temperature sono più basse del solito.