Sisma bonus 2022: cos’è, i requisiti e come funziona la misura
Ecco tutto quello che c'è da sapere sul Sisma bonus 2022, agevolazione prevista per i lavori antisismici. Cosa prevede, quali sono i requisiti e come funziona la misura pensata per mettere in sicurezza gli edifici, prevista dal governo nella legge di Bilancio 2022.
Cos'è il sisma bonus
Introdotto per la prima volta dal DM 58/2017 e previsto a partire dal 1° gennaio 2017, il sisma bonus è un'agevolazione che viene concessa a coloro che effettuano interventi rivolti all'adozione di misure antisismiche sugli edifici.
Con la Legge di Bilancio 2022 l'agevolazione è stata prorogata fino al 31 dicembre 2024, per cui è ancora possibile recuperare una parte delle spese sostenute dalle imposte sui redditi quando si eseguono interventi antisismici.
La detrazione Irpef o Ires può essere richiesta in sede di dichiarazione dei redditi, oppure ceduta se i lavori vengono eseguiti su parti comuni di edifici condominiali.
Sisma bonus, i requisiti
L'agevolazione sisma bonus interessa sia i contribuenti soggetti all'imposta sulle persone fisiche (Irpef) che i soggetti passivi dell'imposta sul reddito delle società (Ires).
Per avere diritto alla detrazione sisma bonus è necessario eseguire interventi su immobili di tipo abitativo o utilizzati per le attività produttive, situati sia nelle zone ad alta pericolosità sismica (zone 1 e 2) che in quelle a minor rischio (zona 3). La classificazione delle zone sismiche è individuabile nell'ordinanza n. 3274 del 20 marzo 2003 del Presidente del Consiglio dei Ministri.
Per poter accedere al sisma bonus è necessario indicare i dati catastali dell'immobile nel quale sono stati eseguiti i lavori (nel caso di interventi su parti comuni di edifici residenziali è sufficiente il codice fiscale del condominio). Occorre poi conservare tutta la documentazione fiscale dei lavori ed effettuare il pagamento degli stessi tramite apposito bonifico bancario o postale, dove siano riportati i dati del committente e dell'impresa e la causale del versamento.
Sisma bonus 2022, come funziona?
Per le spese sostenute nel 2022 spetta una detrazione d'imposta del 50%, da calcolare su un importo massimo di 96.000 euro per ogni unità immobiliare. La detrazione viene ripartita in cinque quote annuali costanti.
Nel caso in cui dalla realizzazione degli interventi derivi una riduzione del rischio sismico di una classe la detrazione spetta nella misura del 70% (75% in caso di interventi su parti comuni di edifici condominiali). Detrazione ancora maggiore per coloro che, grazie alle opere antisismiche, riescono a ottenere il passaggio a due classi di rischio inferiori: in questo caso il beneficio riconosciuto passa all'80% (85% nel caso di lavori eseguiti su parti comuni di edifici condominiali).
Inoltre, anche per i lavori antisismici vale il principio secondo cui l’intervento di categoria superiore assorbe quelli di categoria inferiore ad esso collegati. La detrazione prevista per gli interventi antisismici può quindi essere applicata, per esempio, anche alle spese di manutenzione ordinaria e straordinaria, necessarie al completamento dell’opera (rifacimento pavimentazione, tinteggiatura, intonacatura, eccetera).
Super Sismabonus, quando spetta il 110%
Se vengono rispettate tutte le condizioni previste dal Superbonus, l'agevolazione è potenziata al 110%, divenendo così Super Sismabonus. In pratica in alcuni casi il Superbonus assorbe il Sismabonus ordinario. Questo significa che, qualora siano rispettate tutte le condizioni previste dal Superbonus 110% diviene obbligatorio applicare ai lavori l'agevolazione massima, e non è possibile scegliere di applicare le aliquote del Sismabonus ordinario, anche se queste si presentano meno complesse.
Rimane invece applicabile l'aliquota di detrazione Sismabonus ordinario qualora non vi siano le condizioni per l'applicazione del Superbonus 110% (interventi effettuati su immobili diversi da quelli residenziali, come capannoni, professionista che detiene un'unità immobiliare non in condominio).
Il Super Sismabonus prevede anche la possibilità di cessione del credito o sconto in fattura, così come previsti per Ecobonus 65%, Bonus Ristrutturazioni 50% e Superbonus 110%.