Sindrome da rientro, i sintomi più frequenti e i possibili rimedi
Spesso il rientro dalle vacanze e la ripresa della routine lavorativa sono accompagnati da un senso di ansia e di tristezza. Questa condizione psicologica ed emotiva viene definita dagli esperti come sindrome da rientro e può condizionare il ritorno alla quotidianità. Tuttavia, ci sono alcuni accorgimenti in grado di abbassare i livelli di stress e favorire la concentrazione, garantendo un maggiore stato di benessere. Vediamo di che cosa si tratta.
Fissare nuovi obiettivi, anche per il tempo libero
I sintomi della sindrome da rientro possono essere i più svariati ma, in generale, le persone affermano di percepire uno stato di malessere che condiziona tutte le attività quotidiane, dal lavoro alla vita privata. Oltre a tristezza e senso di vuoto, spesso si verifica un peggioramento della qualità del sonno e un persistente senso di spossatezza, che complica persino lo svolgimento delle normali mansioni quotidiane.
Per invertire la tendenza e ritrovare la serenità al lavoro può essere molto utile ritagliare del tempo per se stessi e coltivare nuovi hobby. In altre parole, è necessario che all’interno della routine quotidiana ci sia qualcosa di stimolante e appassionante: fissare degli obietti e perseguirli con costanza, infatti, aiuta a distogliere l’attenzione dalla fine delle vacanze.
Per combattere l’ansia, la frustrazione e aumentare l’autostima è importante anche dedicare del tempo all’attività fisica, possibilmente all’aria aperta. Nel caso in cui i sintomi persistano dopo alcune settimane dal rientro - tanto che non si riescono a gestire le emozioni negative - è consigliato rivolgersi a un professionista, per evitare che il malessere sfoci in depressione o altri disturbi psicologici.